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Cronaca lunedì 24 aprile 2023 ore 09:05

Morta la psichiatra aggredita a Pisa

Un uomo di 35 anni è in stato di fermo dalla notte di domenica. L'aggressione è stata ripresa dalle telecamere. Tanti i messaggi di cordoglio



PISA — Non ce l'ha fatta ed è morta all'ospedale pisano di Cisanello la dottoressa Barbara Capovani, dopo la procedura per morte cerebrale dichiarata dalla commissione medica nel pomeriggio di domenica e giunta a conclusione nella notte tra domenica e lunedì.

"Sì è conclusa alle 23,40 la procedura di accertamento di morte con criteri neurologici - si legge nell'ultimo bollettino di Aoup e Azienda Usl Toscana nord ovest - si procederà alla donazione degli organi così come da volontà espressa in vita dalla dottoressa Capovani, condivisa dai familiari e autorizzata dal magistrato".

Grande dolore in tutta la Toscana per la dottoressa di 55 anni che lascia i figli ed il marito. 

"Riposa in pace Barbara, che la terra ti sia lieve - il messaggio del presidente della Regione Toscana - Tutti abbiamo pregato e sperato che la Dottoressa Barbara Capovani potesse riprendersi dalle ferite atroci e invece ci ha lasciati dopo aver lottato per ore. Dolore profondo della Toscana tutta che ci lascia sgomenti. Ci viene strappata una convinta psichiatra che aveva scelto la sanità pubblica dedicandosi negli anni con generosità, amore e professionalità a centinaia di pazienti. Ma la Dottoressa Capovani era anche una moglie e una mamma, ci stringiamo in particolare a suo marito e ai suoi figli che hanno chiesto la donazione degli organi che aiuteranno a salvare altre vite. Un abbraccio anche ai suoi colleghi e amici. A questo punto non ci resta che augurare buon lavoro alla magistratura perché possa essere assicurato alla giustizia l’infame assassino".

Era stata aggredita fuori dal suo reparto nel complesso ospedaliero di Santa Chiara a Pisa. Immediatamente sottoposta a un delicato intervento chirurgico alla testa, le sue condizioni erano disperate, definite critiche nel bollettino medico diramato dall'azienda ospedaliero universitaria e dalla Asl. Una folla sgomenta si era raccolta fuori dall'ospedale, e uno striscione bianco con un cuore disegnato era stato fissato all'inferriata. Poi l'epilogo.

Nel frattempo gli inquirenti nella notte tra sabato e domenica hanno fermato un uomo.

Chi è il fermato

Un giovane italiano di 35 anni, disoccupato e residente a Torre del Lago, è la persona fermata all'alba con l'accusa di tentato omicidio della psichiatra di 55 anni, aggredita venerdì 21 Aprile davanti al Santa Chiara e ricoverata in condizioni critiche a Pisa. Gli inquirenti lo accusano di tentato omicidio con l'aggravante della premeditazione sulla base del quadro indiziario.

Il blitz nell'abitazione di Torre del Lago

La svolta nelle indagini durante la notte, quando la Squadra Mobile ha fatto irruzione nella sua abitazione. L'uomo avrebbe tentato la fuga opponendo resistenza ed usando uno spray urticante prima di essere bloccato. In casa sarebbe stata trovata una balestra.

Le indagini

Gli inquirenti sono arrivati all'uomo attraverso le immagini della videosorveglianza che avrebbero ripreso la sequenza dell'aggressione. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti la dottoressa è stata colpita alla testa con un corpo contundente alla fine del turno, mentre recuperava la bicicletta per fare ritorno a casa.

Dagli accertamenti sarebbe emerso che l'uomo, il giorno precedente all'aggressione, si sarebbe recato presso il reparto di psichiatria per chiedere un incontro.

L'uomo sarebbe già noto alle forze dell'ordine per precedenti, avrebbe ricevuto in passato fogli di via da Lucca, Prato e Pisa e sarebbe stato arrestato in seguito ad una aggressione avvenuta presso il Tribunale di Lucca dove si trovava per un procedimento in merito ad interruzione di pubblico servizio.

I social

Passati al setaccio i social network dell'indagato tra post e video dai quali emergerebbero una serie di denunce per ipotetici "complotti" in ambiti politici e medici. 


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