Cronaca mercoledì 08 novembre 2017 ore 17:23
Alfredo Romeo di nuovo agli arresti domiciliari
L'imprenditore a processo per gli appalti Consip è al centro di un'altra inchiesta per corruzione in appalti dell'ospedale Cardarelli e di altri enti
NAPOLI — C'è anche l'imprenditore napoletano Alfredo Romeo fra le persone finite agli arresti domiciliari per ordine del gip del tribunale di Napoli nell'ambito di un'inchiesta della procura partenopea su episodi di corruzione in appalti banditi dall'ospedale Cardarelli, dal Comune di Napoli e dalla Soprintendenza ai beni culturali di Roma. Complessivamente il gip ha emesso sedici misure cautelari fra arresti domiciliari e interdizioni dall'attività professionale.
Alfredo Romeo è attualmente sotto processo per corruzione in alcuni appalti banditi dalla Consip, la centrale acquisti del ministero dell'Economia. Romeo è noto anche per gli incontri e gli scambi di messaggi intrattenuti con Carlo Russo, imprenditore di Scandicci amico di Tiziano Renzi, padre del segretario del Pd ed ex premier Matteo.
Sia Russo che Renzi senior sono indagati nell'inchiesta sugli appalti Consip per traffico di influenze illecite. L'ipotesi su cui lavorano gli inquirenti è che Romeo volesse avvalersi dell'influenza di Tiziano Renzi per fare pressioni sugli allora vertici della Consip (a quel tempo il figlio Matteo era presidente del Consiglio e l'ad di Consip era Luigi Marroni, ex assessore alla salute della Regione Toscana), in cambio di un corrispettivo economico. Sia Renzi padre che Romeo hanno sempre respinto ogni addebito (vedi qui sotto gli articoli collegati).
A seguito dell'inchiesta Consip è già stato condannato per corruzione un ex dirigente della Consip, Marco Gasparri, reo confesso di aver accettato da Romeo centomila euro per fornire informazioni utili a vincere le gare.
La nuova inchiesta della procura di Napoli è condotta di pm John Henry Woodcock e Celeste Carrano, gli stessi del filone napoletano delle indagini Consip. Nella nuova inchiesta sull'ospedale Cardarelli è finito agli arresti domiciliari anche un dirigente della società di Romeo, Ivan Russo, mentre uno stretto collaboratore dell'imprenditore è stato interdetto dall'attività per sei mesi. Ai domiciliari anche il dg dell'ospedale napoletano, Ciro Verdoliva.
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