Nicola, da solo nel bosco, aveva quasi raggiunto il paese

Il padre: "La porta era chiusa ma non a chiave, non si era mai allontanato così tanto". I medici del Meyer: "Ha riposato e mangiato con appetito"

PALAZZUOLO SUL SENIO — Nicola, il bambino di 21 mesi scomparso dalla sua casa di Molino di Campanara nella notte fra lunedì e martedì e ritrovato stamattina dopo 36 ore di estenuanti ricerche, aveva quasi raggiunto - a piedi, da solo - il centro abitato più vicino, la località di Quadalto. Solo un chilometro e mezzo lo separava dal paese, più di 3 dalla sua abitazione.

Il piccino è stato ritrovato intorno alle 10 in fondo a un dirupo situato a margine della strada sterrata che unisce Campanara a Quadalto. Un giornalista della Rai era sceso dall'auto di servizio e ha sentito un lamento provenire dal basso. Ha chiamato il nome del bambino e si è sentito rispondere. Quindi è corso a chiedere aiuto e poco dopo il bimbo è stato tratto in salvo dal comandante dei carabinieri di Scarperia, Danilo Ceccarelli, che l'ha poi consegnato alla madre, disidradatato, con escoriazioni sul corpo e un bernoccolo sulla fronte ma vivo e in buone condizioni. Ora è ricoverato all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze, dove è arrivato in elicottero insieme alla mamma. "Gli accertamenti eseguiti hanno fornito risultati rassicuranti - si legge nel bollettino medico diffuso dall'ospedale Meyer - Il piccolo non ha riportato alcun trauma di rilievo e le sue condizioni generali sono buone. Ha riposato e ha mangiato con appetito. Sarà trattenuto in osservazione precauzionale e le dimissioni sono previste nella giornata di domani".

Secondo i soccorritori, Nicola si è spostato più volte da quando è uscito di casa e proprio i suoi continui movimenti potrebbero aver allungato le ricerche, rese già molto difficoltose dal terreno impervio e ricoperto da una una fitta boscaglia.

I genitori si sono resi conto che il figlio non era più nel suo lettino nel corso della notte fra lunedì e martedì: prima lo hanno cercato nelle vicinanze con l'aiuto di alcuni vicini, poi, alcune ore dopo, hanno chiamato i carabinieri.

La procura ha aperto un fascicolo sulla scomparsa, senza indagati. Domani i carabinieri riferiranno al magistrato i risultati degli accertamenti compiuti finora ma ritengono che il bimbo sia uscito di casa di sua iniziativa, da solo. Il padre ha spiegato all'agenzia Ansa che la porta dell'abitazione era chiusa ma non a chiave e che Nicola aveva imparato da poco a far funzionare la maniglia. Probabilmente ha provato ad aprire, ci è riuscito ed è uscito di casa. "Noi eravamo fuori, venti metri più in là, nell'orto - ha detto il padre - Forse voleva venirci a cercare ma poi è andato nella direzione opposta, senza chiamare nessuno".

"Vivendo in campagna Nicola è abituato a camminare, chiaramente con noi, ma da solo non aveva mai affrontato più di poche decine di metri dalla casa in tutte le direzioni - ha detto ancora il padre - Questa volta vuoi per il buio, vuoi per la paura, non lo so, si è allontanato di più".

"Abbiamo temuto il peggio e avuto ore di disperazione - ha aggiunto - Poi il grande sollievo della notizia che lo avevano trovato, tanta gioia. E' un bambino forte, ha resistito. Quando l'ho abbracciato l'ho trovato che stava bene, compatibilmente con 36 ore di permanenza nei boschi. Rivolgo un grande grazie a tutti coloro che hanno partecipato alle ricerche, al personale di soccorso, grazie a tutti".

Domani il governatore Eugenio Giani conferirà il massimo riconoscimento della Regione, il Pegaso d'oro, al sindaco di Palazzuolo sul Senio Gian Piero Moschetti, al giornalista della Rai Giuseppe Di Tommaso e al luogotente dei Carabinieri, comandante Danilo Ciccarelli, in rappresentanza delle mille persone che hanno partecipato alle ricerche del bimbo.

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