Attualità domenica 05 dicembre 2021 ore 17:11
In Omicron un pezzetto del virus del raffreddore
Lo attesta uno studio di ricercatori del Massachusetts. Il virologo Bassetti: "Se confermato, vuol dire che il virus del Covid si sta indebolendo"
ROMA — Una settimana fa gran parte del mondo è sprofondato nell'angoscia per la nuova variante Omicron del SarsCov2. E invece, per ora, tutti gli elementi raccolti continuano a indicare che sì, la nuova variante potrebbe essere più contagiosa delle precedenti ma i casi clinici individuati in moltissimi Paesi sono tutti non gravi e non risultano decessi. Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova ha addirittura rilanciato uno studio condotto nel Massachusetts in cui si afferma che la variante Omicron avrebbe acquisito un pezzo del virus che provoca il raffreddore. Un buon segnale.
"Dopo poco più di una settimana da quando è diventata famosa in tutto il mondo, grazie a ricercatori del Massachusetts sappiamo qualcosa in più sulla variante omicron - ha scritto Bassetti su Facebook - La nuova variante che ha terrorizzato forse ingiustamente il mondo, ha acquisito un “pezzetto” del virus del raffreddore comune. Ecco spiegato perché darebbe quadri clinici più lievi, rispetto alla Delta, molto simili al raffreddore. Omicron grazie a questa aggiunta di materiale genetico del virus del raffreddore è più “umana” e meno animale rispetto al SarsCoV2 iniziale. Per questo sfugge più facilmente al nostro sistema immunitario che non la riconosce come totalmente estranea. Si tratta di una ricerca molto interessante che, se confermata, dimostrerebbe per la prima volta che il virus del covid si sta spontaneamente indebolendo perdendo la sua forza iniziale di causare malattie gravi. A questo punto c’è quasi da sperare che la omicron soppianti la Delta e le altre precedenti varianti. Sarà anche forse più contagiosa, ma se assomiglia così tanto al raffreddore...".
"Abbiamo ancora bisogno di una settimana per ultimare le analisi e gli studi - ha confermato il virologo Fabrizio Pregliasco ad Affari Italiani - Dalle informazioni che abbiamo Omicron sembra più contagiosa ma con una casistica clinica meno importante. Ciò vuol dire che il virus si sta adattando meglio all'ospite con minori effetti di gravi conseguenze o mortalità. Alcuni ricercatori hanno evidenziato inserimenti di pezzi di rinovirus nello stesso paziente per una coinfezione. Queste modifiche inserite nel genoma potrebbero portare a un miglioramento e a una riduzione della patogenicità del virus del Covid".
Al momento Omicron è prevalente soltanto nel Paese che per primo l'ha individuata, il Sud Africa e quindi, in attesa di saperne di più, la migliore strategia di prevenzione è la vaccinazione. Ma i vaccini in commercio funzionano con Omicron? Anche in questo caso i primi studi sembrano indicare di sì ma si tratta di valutazioni su un numero troppo basso di persone per trarre un principio generale:
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