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Attualità venerdì 20 novembre 2020 ore 15:59
Ottomila bambini e ragazzi toscani infettati dal Covid
Si tratta dell'1,5% del totale, in netto calo da quando è tornata la didattica a distanza per le superiori. Ma aumentano i disagi sociali
FIRENZE — Sono circa 8.000 i bambini e adolescenti toscani che sono risultati positivi al Coronavirus dall'inizio della pandemia ad oggi e tutti sono sopravvissuti alla malattia. Ma se il virus ha toccato sin qui l’1,5% circa degli under 18 toscani, i disagi per le misure di distanziamento hanno riguardato la totalità dei circa 550mila bambini e adolescenti della nostra regione.
E’ stato questo il tema di fondo del convegno online dedicato alla tutela dei diritti di bambini e adolescenti ai tempi dell'emergenza sanitaria, organizzato dalla Regione Toscana e dall'Istituto degli Innocenti in occasione della Giornata internazionale dei diritti del fanciullo.
Secondo i dati sanitari diffusi dall’Ars, l'agenzia regionale di sanità, da quando alle superiori è stata ripristinata la didattica a distanza la curva dei contagi tra gli adolescenti si è immediatamente abbassata mentre non si attenuano per i più giovani le difficoltà di socializzazione. “L’emergenza coronavirus tocca severamente i bambini e i ragazzi, che vedono in gran parte interrotte le loro reti di relazioni sociali ed educative, spesso convertite in forma on-line e “a distanza”. Ma sappiamo bene quanto sia difficile da accettare, per un bambino o un ragazzo, il concetto di “distanziamento interpersonale”
“L’emergenza coronavirus tocca severamente i bambini e i ragazzi, che vedono in gran parte interrotte le loro reti di relazioni sociali ed educative, spesso convertite in forma on-line e a distanza - ha spiegato l'assessore regionale al sociale Serena Spinelli - Ma sappiamo bene quanto sia difficile da accettare, per un bambino o un ragazzo, il concetto di “distanziamento interpersonale”. A maggior ragione i periodi di isolamento e le conseguenze economiche di questa situazione hanno sin qui avuto ripercussioni negative sulle famiglie più fragili, più problematiche con ripercussioni inevitabili sui figli".
“Devo dire che sin qui i nostri servizi hanno tenuto, non si sono fermati, anzi hanno saputo adattarsi alla nuova situazione, riuscendo a convertirsi anche in forme e modalità nuove per garantire il rispetto e la tutela dei diritti delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi, ma anche a mantenere, anche a distanza, una presenza calda, accogliente, vicina - ha detto Spinelli - Ci tengo quindi a ringraziare tutti gli operatori dei servizi territoriali, gli uffici ed enti regionali coinvolti, per l’impegno costante e quotidiano; in un periodo estremamente complicato sono riusciti a dare un supporto e un servizio fondamentale per i nostri minori.”
“Crediamo che nessuna bambina, nessun bambino debba avere meno diritti e meno opportunità degli altri: per questa la Toscana in questi anni ha sempre investito economicamente e culturalmente sull’infanzia - ha sottolineato l'assessora regionale alla pubblica istruzione Alessandra Nardini - Siamo convinti che i servizi per l’infanzia costituiscano un preciso impegno politico per il futuro, un impegno che si traduce in opportunità per le bambine e i bambini, nel sostegno alle famiglie, nella attenzione alla conciliazione tempi di vita - tempi di lavoro”.
Ma qual è l’ambito operativo dei servizi sociali per l’infanzia in Toscana? Secondo i dati raccolti dal Centro regionale sugli interventi per bambini e ragazzi in famiglia e fuori famiglia sono circa 30mila ogni anno i minori presi in carico (dati 2019) di cui 1.289 in affidamento familiare e altri 759 accolti nelle comunità operanti sul territorio.
Sul fronte delle famiglie l’intervento di educativa domiciliare raggiunge 4.500 minori e 3.600 famiglie. Inoltre, in un anno sono 9.000 famiglie e 14.mila minori sono coinvolti in forma di assistenza economica.
Della rete sociale regionale fanno parte 114 comunità per minori, 30 centri diurni, 24 centri affido e 4 centri adozione.
Nel corso dell’evento è stato presentato un video, preparato per l’occasione, in cui è stato documentato l’impegno del sistema dei servizi toscani per garantire i diritti delle bambine e dei bambini ai tempi del Covid.
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