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Attualità venerdì 15 novembre 2024 ore 18:30

Dalla Toscana uno studio per prevedere le alluvioni

Lo studio si basa sull'intelligenza artificiale e sui dati del Servizio idrico regionale per prevedere le alluvioni con 6 ore di anticipo



PISA — Nasce in Toscana uno studio per prevedere le alluvioni. Elaborato dall'Università di Pisa e dal Consorzio di bonifica Toscana nord e pubblicato su Scientific Reports, si basa su modelli previsionali basati sull'Intelligenza artificiale per prevedere le alluvioni provocate da fiumi minori e torrenti con fino a 6 ore di anticipo.

"Le forti precipitazioni concentrate in breve tempo e su aree ristrette rendono difficile la gestione dei corsi d’acqua minori - ha spiegato Monica Bini, professoressa del Dipartimento di Scienze della Terra che ha coordinato la ricerca - dove la rapidità di deflusso delle acque piovane aumenta il rischio di piene improvvise: basti pensare agli eventi alluvionali del Novembre 2023, ma anche quelli che hanno colpito la Valdera e la provincia di Livorno recentemente".

Qui entra in gioco l'intelligenza artificiale, o meglio, i modelli predittivi basati di essa, addestrati a partire dalla banca dati pluviometrica e idrometrica fornita del Servizio idrologico regionale della Toscana. Il passo successivo sarà quello di sviluppare software ad hoc, ma di semplice utilizzo, per anticipare le criticità dei corsi d’acqua e di mitigare i danni.

"L’intelligenza artificiale si è rivelata uno strumento prezioso per dare preallerta in piccoli bacini anche con sei ore di anticipo - ha aggiunto Marco Luppichini, assegnista di ricerca dell'Ateneo pisano - ma resta fondamentale che le decisioni operative siano sempre supervisionate da esperti".

"Questo risultato ci rende orgogliosi del lavoro fatto e della collaborazione stretta in questi anni con un’eccellenza come il Dipartimento di Scienze della Terra - ha concluso Ismaele Ridolfi, presidente del Consorzio di bonifica Toscana nord - in queste settimane, l'emergenza climatica in atto ha dato una terribile dimostrazione degli effetti disastrosi che può avere sulle nostre vite con i casi di Emilia-Romagna, Marche e della stessa Toscana, fino ad arrivare alle alluvioni che hanno colpito la Spagna e, soprattutto, Valencia. Oltre alle necessarie manutenzioni ordinarie e alle opere straordinarie per ridurre il rischio, abbiamo il dovere di sfruttare al meglio i nuovi strumenti in grado di prevedere il prima possibile eventi pericolosi e gli eventuali effetti sui nostri territori".


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