Cronaca martedì 03 settembre 2024 ore 19:00
Maxioperazione antidroga, 16 misure cautelari
Il traffico di stupefacenti si ramificava oltre i confini regionali. Perquisizioni fra Toscana e Umbria, sequestro per oltre 2 milioni di euro
PISTOIA — E' di 16 misure cautelari, 6 delle quali con custodia in carcere, il bilancio della maxioperazione antidroga condotta dalla questura di Pistoia: dalle prime luci dell'alba la squadra mobile pistoiese ha dato il via a un'ordinanza di misure cautelari nei confronti di 16 persone: per 6 di loro si sono aperte le porte del carcere, 4 sono stati collocati ai domiciliari con braccialetto elettronico e per altri 6 è stato disposto l'obbligo di dimora.
Tutti gli indagati, di nazionalità italiana e albanese, sono accusati in concorso tra loro di traffico e detenzione di stupefacenti, prevalentemente cocaina. Nei loro confronti è stato disposto anche il sequestro di denaro o beni per un valore complessivo di oltre 2 milioni di euro.
Sono state eseguite perquisizioni locali, domiciliari e personali oltre che nel Pistoiese anche nelle province di Pisa, Prato e Perugia col supporto delle squadre mobili locali. Per l’esecuzione del provvedimento sono stati impiegati circa 80 poliziotti tra questura e commissariati distaccati, con il concorso operativo di 7 equipaggi del Reparto prevenzione crimine e due unità cinofile di Firenze.
L'indagine
L’indagine, denominata Longbridge, si è svolta da Luglio 2023 a Gennaio 2024 dipanandosi fra attività investigativa tradizionale, intercettazioni, esame dei filmati di videosorveglinza. Così è stata ricostruità l'attività di spaccio di cocaina di ciascun indagato fra detenzione, vendita, trasporto e cessione accertate in via prevalente nella provincia di Pistoia, interessando anche le province di Pisa, Prato, Livorno e Perugia.
Già nel corso dell'inchiesta sono stati eseguiti tre arresti in flagranza, più due denunce in stato di libertà per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio e il sequestro sequestrati in totale di 1.218,7 grammi di cocaina, 6,6 grammi di hashish e un’arma scacciacani con matricola obliterata e canna modificata tale da renderla arma da guerra, 20 cartucce.
L'arma da guerra nel mobiletto in casa
Era Ottobre 2023 quando si capiù che due degli indagati avevano una pistola che tentavano a più riprese di commercializzare: nel corso di una perquisizione domiciliare gli investigatori della Mobile riuscirono a trovarla avvolta in un panno dentro un mobile.
La Scientifica dimostrò che l'arma era stata modificata nella canna, il che la rendeva un'arma da guerra per le capacità offensive ottenute con quei cambiamenti.
Il detentore, un italiano di 26 anni, era stato arrestato per detenzione di arma clandestina e denunciato per ricettazione poiché pienamente consapevole della provenienza delittuosa del bene.
Il ricercato internazionale
Il mese successivo, ancora nel cuore dell’indagine, i poliziotti della squadra mobile di Pistoia procedettero all'arresto di un ricercato a livello internazionale: l'arresto provvisorio ai fini dell'estradizione era emesso dalle autorità svizzere nei confronti di un soggetto albanese di 40 anni.
Anche il provvedimento restrittivo in questione riguardava ingenti cessioni di cocaina ed eroina asseritamente effettuati nel 2021 a Lugano.
Gli arrestati sono stati portati nel carcere della Dogaia a Prato.
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