Cronaca venerdì 31 ottobre 2025 ore 18:50
Uno sversamento illecito fa emergere la frode da 190mila euro

Dopo la denuncia del titolare di un'azienda, la Guardia di Finanza ha approfondito le indagini: gli sversamenti sarebbero stati diversi
PORTO AZZURRO — Lo sversamento di liquami in un tombino, intercettato dai militari della sezione operativa navale della Guardia di Finanza di Portoferraio, ha portato le stesse Fiamme Gialle a scoprire una presunta evasione da centinaia di migliaia di euro.
A Giugno scorso, infatti, i finanzieri hanno sorpreso un autospurgo che scaricava illecitamente i rifiuti liquidi contenuti in una cisterna all’interno di un tombino di raccolta delle acque piovane nel territorio comunale di Porto Azzurro, anziché presso una discarica autorizzata. Una volta denunciato il titolare dell'impresa, però, i militari hanno sospettato che lo sversamento celasse ulteriori magagne.
Così, i finanzieri hanno dato inizio a delle indagini sulla documentazione fiscale e contabile dell'azienda che, alla fine, avrebbero fatto emergere proventi non dichiarati di oltre 190mila euro. Secondo la Finanza, infatti, la società avrebbe offerto un servizio di raccolta e smaltimento di acque reflue soprattutto a privati, senza rilascio dei documenti fiscali e amministrativi.
"Incisive sono state le indagini bancarie, grazie alle quali è stato possibile ricostruire in capo alla società e a due soci consistenti operazioni in accredito non adeguatamente giustificate dai contribuenti - si legge nella nota della Guardia di Finanza - nonché l’importante ausilio fornito dal sistema di videosorveglianza in uso al Comune di Porto Azzurro, che ha permesso di ricostruire altri 14 episodi analoghi, verificatisi tra Marzo e Aprile"
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