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Attualità giovedì 25 dicembre 2025 ore 10:30
Salvi i 36 posti di lavoro della G-Logistics
Il tavolo di crisi convocato dalla Regione dà i suoi frutti: l'azienda appaltante ha deciso di internalizzare i lavoratori, che saranno assunti
PROVINCIA DI FIRENZE — Nell'anno della crisi nera della moda, che ha portato a 4mila licenziamenti in Toscana, c'è anche una luce di speranza. Per i 36 lavoratori della G-Logistics, azienda di logistica del settore moda e grandi griffe operante a Montelupo Fiorentino e Sesto Fiorentino, infatti, è arrivato un vero e proprio regalo di Natale: a seguito del tavolo convocato in Regione, è stata firmata infatti un'intesa per la internalizzazione di tutti gli operatori, con medesimo livello e medesima retribuzione.
La crisi dei 36 addetti, infatti, era scoppiata quando l'azienda che gestisce in appalto servizi di movimentazione e magazzino per la multinazionale Gxo aveva annunciato di aver avviato l’iter per la cessazione dell’attività.
A salvare i posti di lavoro dei 36 operatori impiegati nei due siti di Montelupo e Sesto, attualmente in contratto di solidarietà, è stato appunto l'accordo firmato al tavolo presieduto da Valerio Fabiani, consigliere di Eugenio Giani per lavoro e crisi aziendali. Con la firma, l’azienda appaltante Gxo si impegna a internalizzare interamente l’attività sinora svolta da G-Logistic e ad assumere, dal 1° Gennaio, tutti i lavoratori, garantendo così la continuità produttiva e occupazionale in un settore che sta vivendo un momento di forte difficoltà.
Al tavolo oltre a Fabiani, affiancato dall’Unità di Crisi Lavoro della Regionee di Arti, erano presenti le aziende G-Logistic e Gxo, le organizzazioni sindacali di categoria, la Rsa di G-Logistic, il sindaco di Montelupo Fiorentino Simone Londi e l’assessore al Lavoro del Comune di Sesto Fiorentino Jacopo Madau. "Un'ottima notizia - ha spiegato Fabiani - prima di tutto perché 36 lavoratori non perderanno il proprio impiego e dunque 36 famiglie possono tirare un sospiro di sollievo. Ma questa vicenda è molto importante anche perché dimostra che si può riorganizzare la filiera della moda salvaguardando i posti di lavoro e il tessuto produttivo. Ringrazio quindi tutte le parti per il lavoro svolto".
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