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Attualità martedì 30 marzo 2021 ore 18:45
Ristori Covid, ecco i nuovi bandi regionali
Stanziati 25 milioni di euro per artigianato artistico, ristoratori, impianti sportivi, filiere del turismo, organizzatori di eventi e cerimonie
FIRENZE — Nuovi bandi in arrivo per la distribuzione di nuovi ristori destinati alle categorie economiche che sono state più penalizzate dalle restrizioni anti-Covid.
La Regione Toscana ha stanziato oltre 25 milioni di euro per finanziare aiuti destinati all’artigianato artistico, ai ristoratori (ma anche ai fornitori che stanno a monte), a chi organizza eventi e cerimonie, alle imprese dello svago, ai gestori degli impianti sportivi e alla filiera del turismo.
Nuove e vecchie categorie dunque, con priorità per chi fino ad oggi non aveva potuto godere degli aiuti: i ristoratori che hanno già ricevuto un contributo con il primo bando non potranno ad esempio partecipare a quello nuovo. Inoltre non ci sarà alcun click day: si entrerà in graduatoria in base al calo del fatturato, con perdite di almeno del 30 per cento. Anche questa è una novità: nei precedenti bandi il calo doveva essere di almeno il 40 per cento.
“Ci siamo concentrati per lo più sulle attività della filiera turistica, allargata, intesa nel suo complesso, perché questo settore è sicuramente la parte più significativa delle imprese di servizi, spesso piccole o piccolissime, che sta subendo e subirà ancora restrizioni e danni economici per via della pandemia” hanno spiegato a il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore al commercio e all’economia Leonardo Marras - Queste misure, ristori da 2500 euro per attività, certo non possono essere risolutive per risollevare i fatturati delle aziende: per quello servirà altro, dovremo in futuro forse ripensare anche alcuni sistemi economici. Ma questi ristori possono alleggerire il disagio di migliaia di piccole realtà imprenditoriali, aiutandole ad affrontare alcune spese fisse e pagare le bollette”.
Il primo bando a partire sarà quello destinato all’artigianato artistico, ovvero tutte quelle micro, piccole e piccolissime imprese impegnate nelle lavorazioni più disparate ma che, con le loro botteghe, si rivolgono essenzialmente ai turisti ed hanno visto le loro entrate azzerate: 3 milioni e 800 mila euro, domande dal 16 al 30 aprile.
Quindi sarà la volta della filiera della ristorazione: 4 milioni di euro a disposizione del bando bis con le richieste di partecipazione che potranno essere spedite dal 4 al 18 maggio (due milioni a disposizione dei ristoranti ed altri due per i fornitori).
Il 19 maggio uscirà anche il bando per gli organizzatori di eventi (matrimoni compresi e dunque anche l’indotto), per le imprese dello svago, gli spettacoli viaggianti e l’attività sportiva: sono stati stanziati 2 milioni e 730 mila euro, tempo fino al 3 giugno per inviare i documenti. Nel dettaglio un milione sarà riservato a palestre e impianti sportivi, 230 mila euro allo spettacolo viaggiante e itinerante, un milione e mezzo per tutto l’indotto legato all’organizzazione di matrimoni ed eventi (fotografi e fiorai compresi).
Due, infine, saranno gli interventi rivolti al mondo del turismo: 14 milioni e 600 mila euro le risorse complessivamente a disposizione, tra cui anche i fondi stanziati di recente del governo. Per l’attivazione di queste due misure si aspetterà la conversione del decreto legge del 13 marzo. In particolare 6 i milioni saranno destinati a tassisti, noleggiatori con conducente, guide ed agenzie di viaggio (verrà data priorità a chi è rimasto escluso dal click day) e 8 milioni e 600 mila euro le risorse rivolte alle strutture ricettive.
COME FUNZIONA
Per i 3 bandi che saranno pubblicati per primi – artigianato artistico, ristorazione e filiera, mondo degli eventi, svago ed attività sportiva – è previsto un contributo a fondo perduto di 2500 euro per ciascuna impresa. Per poter partecipare occorre aver avuto in tutto il 2020 un calo di fatturato (o dei corrispettivi) pari almeno al 30 per cento. Per chi nel 2019 non era attivo (e non si possono dunque fare raffronti) il ristoro sarà concesso in base ai mesi di attività nel corso del 2020. I bandi saranno tutti gestiti da Sviluppo Toscana, società partecipata dalla Regione.
“Due settimane a bando e dunque tutto il tempo per organizzarsi - ha sottolineato l’assessore Marras - senza la necessità di precipitarsi. La procedura sarà molto semplice e non ci sarà necessità di essere seguiti per forza da un professionista. Corsia facilitata anche per il pagamento: per chi è a posto, anche con la regolarità contributiva dichiarata, verrà liquidato immediatamente il contributo sul conto corrente nel momento in cui sarà pubblicata la graduatoria”. “Abbiamo scelto di distribuire i vari bandi nell’arco di due mesi e mezzo - ha aggiunto Marras - proprio per non sovraccaricare la piattaforma informatica e permettere una più veloce lavorazione delle pratiche, e dunque il saldo dei contributi, da parte degli uffici”. Un modo, insomma, per evitare il rischio di qualsiasi imbuto. Negli ultimi sette mesi sono state lavorate più di ventimila richiesta: un numero inimmaginabile fino a due anni fa.
Potenzialmente i nuovi bandi potrebbero interessare oltre 60 mila aziende. “Ma non sarà così - ha concluso l’assessore - Lo si è visto anche con i primi bandi. C’è stato un atteggiamento solidale da parte delle aziende più strutturate, che pur potendo richiedere il ristoro, vi hanno rinunciato a vantaggio di chi davvero ne aveva bisogno. E probabilmente sarà così anche con i nuovi bandi”.
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