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Attualità lunedì 09 novembre 2020 ore 14:00

Covid, nuovo monitoraggio Iss, Toscana in sospeso

ll Comitato tecnico scientifico si riunisce stamattina. La Toscana potrebbe diventare zona arancione se non addirittura rossa



ROMA — Rimanda e rinvia, valuta e controvaluta, la fatidica riunione del Comitato tecnico scientifico sui nuovi dati dell'epidemia di Covid nelle regioni è stata riconvocata per questa mattina. Quindi, se non ci saranno altre sospensioni (alcune regioni hanno inviato dati incompleti), entro stasera dovremmo sapere se la Toscana sarà fra quelle regioni che passeranno dalla zona gialla (quella con meno restrizioni anti-Covid) a quella arancione se non addirittura rossa (quella con le restrizioni più severe, attualmente in vigore solo in Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta e Calabria).

I dati sotto esame fanno riferimento alla settimana dal 26 Ottobre al primo Novembre, quando l'andamento del contagio, in Toscana ma anche altrove, è peggiorato parecchio rispetto alla settimana precedente. E anche dopo la situazione non è migliorata: secondo il bollettino di ieri della Regione, risulta contagiato un toscano su tre fra quelli sottoposti a tampone, la situazione nelle case di riposo è critica e in alcune zone, a partire dall'Empolese-Valdelsa e dalla piana fiorentina, il sistema ospedaliero è alla saturazione, a tal punto che alcuni sindaci hanno chiesto al governatore Giani di varare in anticipo nuove restrizioni, se non di istituire addirittura una zona rossa locale. Del resto, così ha fatto il presidente della Provincia autonoma di Bolzano Kompatscher: di fronte all'incalzare dell'epidemia, ha decretato da oggi la zona rossa per l'intero territorio di sua competenza.

Le altre regioni che potrebbero cambiare area di rischio sono Veneto, Emilia Romagna, Liguria, Umbria, Campania. In forse anche la Puglia, già arancione. 

L'ultima parola spetta ovviamente al ministro della salute Speranza. Ma quando verrebbe emanata un'eventuale ordinanza con le nuove classificazioni? Al momento non è dato saperlo. Potrebbe essere domani stesso oppure venerdì prossimo, a una settimana di distanza dall'entrata in vigore dell'ordinanza che ha istituito in Toscana la zona gialla. Dal canto suo il ministro è stato categorico: "Sono pronto a firmare nuovi provvedimenti" ha dichiarato ieri.

Cosa succederebbe se i toscani scivolassero in zona arancione o rossa? Qui sotto una sintesi delle restrizioni previste per questa fascia di rischio.

ZONA ARANCIONE

  • Vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute.
  • Vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all'altra e da un Comune all'altro, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità. Raccomandazione di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all'interno del proprio Comune.
  • Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L'asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni.
  • Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno.
  • Chiusura di musei e mostre.
  • Didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori; didattica in presenza per scuole dell'infanzia, scuole elementari e scuole medie. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori.
  • Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico.
  • Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.
  • Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema. Restano aperti i centri sportivi all'aperto ma con divieto di utilizzare gli spogliatoi.

ZONA ROSSA

  • È vietato ogni spostamento, anche all'interno del proprio Comune, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute; vietati gli spostamenti da una Regione all'altra e da un Comune all'altro.
  • Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L'asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni.
  • Chiusura dei negozi, fatta eccezione per supermercati, beni alimentari e di necessità. Restano aperte edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Chiusi i centri estetici.
  • Didattica a distanza per la scuola secondaria di secondo grado, per le classi di seconda e terza media. Restano aperte, quindi, solo le scuole dell'infanzia, le scuole elementari e la prima media. Chiuse le università, salvo specifiche eccezioni.
  • Sono sospese tutte le competizioni sportive salvo quelle riconosciute di interesse nazionale dal CONI e CIP. Sospese le attività nei centri sportivi. Rimane consentito svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva solo all'aperto in forma individuale.
  • Sono chiusi musei e mostre; chiusi anche teatri, cinema, palestre, attività di sale giochi, sale scommesse, bingo, anche nei bar e nelle tabaccherie.
  • Per i mezzi di trasporto pubblico è consentito il riempimento solo fino al 50%, fatta eccezione per i mezzi di trasporto scolastico.

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