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Attualità lunedì 26 dicembre 2022 ore 18:00

Delusi dai regali di Natale, ecco cosa si può fare

Rivenderli sulle App online è la prima scelta, ma si possono anche cambiare o si può chiedere indietro il denaro. Ecco i consigli dei consumatori



ROMA — Hanno spopolato durante il venerdì nero di fine Novembre, sono stati scelti con attenzione durante gli sconti di inizio Dicembre ed hanno creato apprensione quelli dell'ultimo minuto, sono i regali di Natale che a meno di 24 ore dallo spacchettamento sono già da.. riciclare.

I consumatori non aspettano, Aduc ad esempio ha già spiegato cosa si può fare davanti ad un regalo di Natale indesiderato.

Per i delusi la prima scelta potrebbe essere quella di rivenderli sui mercatini dell'usato attivi soprattutto online dove le App dedicate allo scambio si riempiono di nuove proposte dopo le feste. 

Con i regali si possono fare degli affari interessanti perché il valore economico non è conosciuto e non rappresenta un termine di paragone e la componente affettiva è praticamente inesistente. Seconda opzione è quella del riciclo ma occorre trovare un posto in casa dove tenerli in attesa del primo compleanno o della prossima festa utili.

Ma Aduc invita i consumatori a rimediare anche in altri modi approfittando del fatto che si tratta di prodotti nuovi e non usati. Ad esempio cambiandoli, facendoseli riparare in caso di malfunzionamento o chiedendo indietro i soldi

"Se il regalo non era desiderato 

si può esercitare il diritto di recesso: Per gli acquisti in negozio fisico, la legge non lo prevede, a meno che non sia stato pattuito al momento dell’acquisto. Per gli acquisti in negozio virtuale o fuori dai locali commerciali si può recedere entro 14 giorni dall’acquisto oppure dal giorno in cui si riceve il bene. E’ consigliabile farlo con una lettera raccomandata a/r o pec, rispedendo il bene tramite assicurata. Le spese di spedizione sono a carico di chi esercita il recesso. Se il venditore non è disponibile sarà necessario intimare il dovuto tramite una lettera raccomandata a/r di messa in mora o pec e fare una denuncia all’Antitrust per pratica commerciale scorretta. In mancanza di soddisfazione si può ricorrere al giudice di pace. Se i venditori sono stranieri ma in un Paese dell’Unione Europea, è come in Italia. In mancanza di disponibilità, dopo l’intimazione con raccomandata A/R (no pec, che vale solo per l’Italia), dovendo ricorrere al giudice, ci sono specifiche modalità, anche più semplici rispetto al ricorso al giudice italiano. Se sono in un Paese extra-Ue, verificato che non abbiano un ufficio in Italia o in altro Paese Ue (per cui varrebbe quanto sopra), è più complicato. Vale sempre l’intimazione con raccomandata A/R (no pec, che vale solo per l’Italia), ma in mancanza di risposta, pur rivolgendosi al giudice italiano è difficile ottenere giustizia".

"Se l’oggetto è guasto o non corrisponde a quanto descritto in confezione e/o pubblicità, vale la Garanzia legale a carico del venditore. Il venditore deve riparare o sostituire il bene entro "tempi congrui", da pattuire insieme al consumatore. Altrimenti si ha diritto alla restituzione dei soldi. Questa garanzia è valida 2 anni, il difetto deve essere segnalato al venditore entro 2 mesi dalla scoperta. Le spese di spedizione, sono a carico del venditore".


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