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Attualità giovedì 19 dicembre 2024 ore 11:00

In Toscana meno rifiuti e ben differenziati

bidoni rifiuti differenziata

La differenziata supera i target di legge, ma aumenta la quota di rifiuti che finisce in discarica. Molto organico va fuori regione. I dati Ispra



ROMA — In Toscana meno rifiuti e ben differenziati: così la raccolta di rifiuti urbani nel 2023 secondo la fotografia scattata dall'Ispra (l'Istituto nazionale di protezione ambientale) nell'ultimo rapporto dedicato alla materia. I dati sono stati presentati stamani a Roma, e vedono la Toscana superare gli obiettivi di legge del 65% quanto a raccolta differenziata (66,6%) e registrare una diminuzione nella quantità di rifiuti prodotti (-0,3% per un equivalente di 4 chili pro capite l'anno in meno).

La regione resta comunque fra i principali produttori di rifiuti urbani: 586 chili per abitante nel corso del 2023 che collocano la Toscana terza in Italia nella graduatoria capitanata dall’Emilia-Romagna (639 chili per abitante l'anno, +6 chilogrammi), seguita dalla Valle d’Aosta (620 chili, +4 chili rispetto al 2022).

Delle 68 province italiane che hanno raggiunto il target del 65% di differenziata, 5 sono toscane.

Smaltimento: aumenta la quota in discarica, l'export dell'organico

Raccogliere sì, ma poi c'è da smaltire e su questo fronte è rimarchevole il dato regionale sui rifiuti che finiscono in discarica e che in Toscana - in controtendenza con quanto accade altrove - ha registrato un incremento del 7% (+54mila tonnellate circa).

Tra le frazioni più differenziate, in testa c'è l'organico. E proprio su questo la Toscana si attesta fra i principali esportatori in altre regioni. Motivo? Una capacità di trattamento negli impianti in loco che si ferma al 52,1% a fronte di una raccolta di frazione organica che sfiora le 505mila tonnellate annue, al netto delle quote destinate alla pratica del compostaggio domestico.

rifiuti organici esportati grafico a barre

E poi c'è il capitolo incenerimento, che in Toscana pesa per il 4% del totale nazionale dei rifiuti urbani avviati a questo tipo di processo, per un equivalente di oltre 4 mila tonnellate con un calo rispetto al 2022 del -2,1%.


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