Cronaca giovedì 25 maggio 2017 ore 18:50
Consip, appalto scuole, sei rischiano il processo

Sono sei gli indagati per turbativa d'asta nell'inchiesta su un appalto da 1,7 miliardi per la pulizia delle scuole. Notificata la chiusura indagini
ROMA — E' arrivato a conclusione il filone d'inchiesta della procura di Roma Scuole Belle, quello che riguarda un appalto da un miliardo e settecento milioni di euro bandito dalla Consip, la centrale acquisti dello Stato, nel 2012.
A segnalare la vicenda alla procura di Roma fu l'Antitrust, l'autorità garante della concorrenza, dopo una serie di approfondimenti che avevano portato alla luce presunti accordi fra tre società - il Consorzio nazionale servizi, Manutencoop e Roma Multiservizi spa - per aggiudicarsi, tramite uno scambio di informazioni, otto dei tredici lotti della gara.
Ai sei indagati per turbativa d'asta, tutti titolari o responsabili legali della società coinvolte, i pm Mario Palazzi e Letizia Golfieri hanno notificato l'avviso di chiusura delle indagini. Per ciascuno di loro, entro venti giorni, i pm decideranno se chiedere il rinvio a giudizio o l'archiviazione. Poi la parola passerà al giudice per le indagini preliminari.
L'inchiesta Scuole Belle è coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Ielo, lo stesso che indaga su un'altra gara di appalto della Consip da 2,7 miliardi di euro bandita nel 2014 per i servizi di manutenzione degli edifici pubblici. Questo filone di indagini ha portato in carcere l'imprenditore Alfredo Romeo e all'iscrizione nel registro degli indagati, fra gli altri, di Tiziano Renzi, padre del segretario del Pd Matteo, per traffico di influenze illecite, e del ministro Luca Lotti per rivelazione di segreto d'ufficio (vedi qui sotto gli articoli collegati).
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