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Attualità sabato 29 gennaio 2022 ore 20:10

Sergio Mattarella rieletto Presidente della Repubblica

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella - Foto Quirinale

Secondo mandato per Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica, l'unico precedente nel 2013 con la rielezione di Giorgio Napolitano



ROMA — Sergio Mattarella è stato rieletto Presidente della Repubblica al sesto giorno di elezioni ed all'ottavo scrutinio con 759 voti. Lungo applauso al raggiungimento del quorum dei 505 voti. La prima elezione il 31 Gennaio 2015.

Mattarella, che a Luglio compirà 81 anni, ha accettato il secondo mandato per altri 7 anni su richiesta di una delegazione composta dalla maggioranza del Parlamento e dai governatori di Regione.

Il precedente della doppia presidenza affidata a Giorgio Napolitano, in carica dal 15 Maggio 2006 al 14 Gennaio 2015, ha pesato sul dibattito istituzionale visto che rappresentava una continuità della eccezione rispetto ai 7 anni di mandato previsti dalla Costituzione.

La svolta nelle trattative è arrivata nel pomeriggio quando i leader dei partiti di maggioranza si sono incontrati e sono saliti al Quirinale per chiedere ufficialmente al presidente uscente la disponibilità ad accettare un secondo mandato. Sergio Mattarella ha accettato "Avevo altri piani ma rispetto il Parlamento". E' arrivata così l'intesa dopo 6 giorni in cui è mancata la convergenza su un candidato sostenuto da una ampia maggioranza.

La settima votazione si era conclusa con 387 voti per Sergio Mattarella e la dichiarazione di Pier Ferdinando Casini che ha chiesto di escludere il proprio nome dalla corsa. Nel frattempo è caduta anche la candidatura del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, la cui elezione avrebbe comportato la nomina di un nuovo esecutivo tra schieramenti in difficoltà con le larghe intese.

Sergio Mattarella è nato a Palermo il 23 Luglio del 1941. Ha tre figli. Laureato in Giurisprudenza nel 1964 all’Università “La Sapienza” di Roma con il massimo dei voti e la lode, discutendo una tesi su “La funzione di indirizzo politico”, è stato iscritto nell’albo degli avvocati del Foro di Palermo dal 1967. 

Ha insegnato diritto parlamentare presso la Facoltà di giurisprudenza dell’Università di Palermo fino al 1983, anno in cui è stato collocato in aspettativa perché entrato a far parte della Camera dei Deputati. La sua attività scientifica e le sue pubblicazioni hanno riguardato prevalentemente argomenti di diritto costituzionale. 

Il suo percorso politico. Eletto deputato per la Democrazia Cristiana nel 1983 nella circoscrizione della Sicilia occidentale, ha fatto parte della Camera dei Deputati sino al 2008

In sette legislature ha fatto parte della Commissione Affari costituzionali, della Commissioni Affari esteri e del Comitato per la Legislazione, di cui è stato anche Presidente. E’ stato componente, inoltre, della Commissione bicamerale per le Riforme istituzionali dell’XI legislatura, di cui è stato Vice Presidente, della Commissione bicamerale per le Riforme istituzionali della XIII legislatura, della Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo e le stragi, della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla mafia. Nella XV legislatura è stato Presidente della Commissione Giurisdizionale della Camera dei Deputati. Nella XIII legislatura è stato Presidente del Gruppo parlamentare dei Popolari e Democratici (dall’inizio della legislatura all’ottobre 1998). 

Dal luglio del 1987 al luglio del 1989 è stato Ministro dei Rapporti con il Parlamento. Risalgono a quegli anni la riforma dell’ordinamento della Presidenza del Consiglio e l’abolizione della ordinarietà del voto segreto in Parlamento. Dal luglio del 1989 al luglio del 1990 è stato Ministro della Pubblica Istruzione. Sono di quel periodo la Conferenza nazionale della scuola (gennaio ’90) e la riforma degli ordinamenti della scuola elementare che, tra le innovazioni, introdusse il modulo dei tre maestri su due classi (legge n. 148 del 1990). Dall’ottobre 1998 è stato Vice Presidente del Consiglio dei Ministri sino al dicembre 1999 quando è stato nominato Ministro della Difesa, incarico tenuto fino alle elezioni del giugno del 2001. Approvate in quegli anni la legge che ha abolito la leva militare obbligatoria e quella che ha reso l’Arma dei Carabinieri forza armata autonoma. 

Nelle elezioni politiche del 2008 non si è ricandidato e ha concluso la sua attività politica. Nel maggio 2009 è stato eletto dal Parlamento componente del Consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa, di cui è stato Vice Presidente. Il 5 ottobre 2011 è stato eletto Giudice Costituzionale dal Parlamento ed è entrato a far parte della Corte Costituzionale con il giuramento dell’11 ottobre 2011.


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