Cronaca lunedì 15 gennaio 2024 ore 21:15
Strage di Viareggio, condanne confermate ma si torna in appello
La Corte di cassazione era chiamata a pronunciarsi sui ricorsi rispetto alla sentenza del processo d'appello bis. Ecco la sua decisione
ROMA — Condanne confermate ma rinvio in appello per la rideterminazione delle pene: così si è pronunciata la Corte di cassazione sulla strage ferroviaria avvenuta a Viareggio il 29 Giugno 2009 e in cui persero la vita 32 persone. Centinaia i feriti nel disastro provocato dall'esplosione di un treno cisterna carico di Gpl.
Si celebrerà dunque un processo di appello-ter dinanzi ai giudici di Firenze, a cui la Suprema Corte, nel confermare le responsabilità sia penali che civili degli imputati, ha rinviato il procedimento per la rideterminazione delle pene di alcuni di loro, fra cui l'ex amministratore delegato di Fs e Rfi Mauro Moretti.
La Cassazione era chiamata ad esprimersi sui ricorsi - in tutto 18 avanzati da 13 imputati condannati, 4 responsabili civili (Trenitalia, Fs, Rfi e Cima Riparazioni) e Medicina democratica quale parte civile - presentati contro la sentenza d'appello bis emessa nel 2022 dalla Corte d'appello di Firenze: sono stati tutti rigettati, salvo che per il peso delle attenuanti generiche appunto oggetto della richiesta di rideterminazione nel nuovo processo di appello.
La camera di consiglio a Roma era iniziata nel primo pomeriggio ed è proseguita per 5 ore.
Stamani i familiari delle 32 vittime hanno dato vita a un sit in a Roma davanti alla sede della Cassazione, il cosiddetto Palazzaccio, esponendo le foto dei deceduti nel disastro.
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