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Attualità giovedì 08 aprile 2021 ore 09:46

Via libera alle vaccinazioni anti-Covid in azienda

Firmato l'accordo tra governo e parti sociali per la realizzazione dei piani aziendali per attivare punti di vaccinazione Covid nei luoghi di lavoro



ROMA — E' stato siglato al tavolo tra governo e le parti sociali, il Protocollo nazionale per attivare dei centri vaccinali anti-Covid direttamente in azienda (il pdf scaricabile è allegato in fondo all'articolo), per tutti i dipendenti che volessero essere vaccinati, l'adesione resta comunque volontaria. 

Il sì è stato raggiunto al termine di un confronto tra il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, il ministro della Salute, Roberto Speranza, le associazioni datoriali e i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl.

Per il via vero e proprio si parla di Maggio quando, dopo aver immunizzato gran parte delle persone a rischio, si vaccinerà oltre il criterio per fasce d'età e i vaccini Johnson&Johnson entreranno a regime.

Potranno così iniziare le vaccinazioni anche nei luoghi di lavoro, con il supporto dei medici aziendali e della rete Inail. L'iniziativa è rivolta ai lavoratori, a prescindere dalla tipologia contrattuale con cui prestano attività nell'azienda, e ai datori di lavoro.

Il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando ha spiegato che non appena saranno ultimate le vaccinazioni delle categorie fragili, "questo sarà un ulteriore canale che si affiancherà a quello della sanità territoriale".

Secondo quanto viene descritto nel testo del Protocollo, "i datori di lavoro, singolarmente o in forma aggregata e indipendentemente dal numero di lavoratrici e lavoratori occupati, con il supporto o il coordinamento delle Associazioni di categoria di riferimento, possono manifestare la disponibilità ad attuare piani aziendali per la predisposizione di punti straordinari di vaccinazione anti-Covid nei luoghi di lavoro destinati alla somministrazione in favore delle lavoratrici e dei lavoratori che ne abbiano fatto volontariamente richiesta". 

I datori di lavoro per le vaccinazioni possono avvalersi delle strutture sanitarie dell'Inail. 

I costi per la realizzazione e la gestione dei piani aziendali, inclusi i costi per la somministrazione, sono a carico del datore di lavoro, mentre la fornitura dei vaccini, dei dispositivi per la somministrazione (siringhe, aghi) e la messa a disposizione degli strumenti formativi previsti e degli strumenti per la registrazione delle vaccinazioni eseguite è a carico dei Servizi sanitari regionali.

Se la vaccinazione viene eseguita in orario di lavoro, il tempo necessario è equiparato all'orario di lavoro.

Durante il tavolo, aziende sindacati e governo, è stato anche aggiornato il Protocollo delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid negli ambienti di lavoro, che aggiorna i precedenti accordi sulla salute e sicurezza tenendo conto di quelli del 14 Marzo e 24 Aprile 2020.

Nell'aggiornamento del Protocollo sulla sicurezza, si confermano le misure per contrastare il diffondersi del virus, dalle mascherine al distanziamento fino alla sanificazione periodica, nel testo si raccomanda "il massimo utilizzo, ove possibile, della modalità di lavoro agile o da remoto" da parte dei datori di lavoro privati. Raccomanda inoltre, per le attività produttive, che siano limitati al massimo gli spostamenti all'interno dei siti e contingentato l'accesso agli spazi comuni.


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