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Politica mercoledì 22 febbraio 2017 ore 17:27
Rossi vigilato speciale e il governo regionale va
Il segretario Pd Parrini: "Rossi è da condannare ma nessuna destabilizzazione della Toscana". Giani: "Rossi depotenziato ma rimarrà presidente"
FIRENZE — Il presidente della Regione Enrico Rossi ha deciso di lasciare il Partito democratico con altri esponenti della minoranza come Pierluigi Bersani, Roberto Speranza e Massimo D'Alema. L'obiettivo è fondare una nuova forza politica di centrosinistra. Rossi ha comunque già dichiarato che non si candiderà alle politiche per concludere il suo mandato di governatore che scade nel 2020. Ma il Pd Toscana che ne pensa? Per adesso, il governo regionale prosegue, stando alle dichiarazioni del segretario del Pd Toscana Dario Parrini e del presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani,entrambi renziani doc. Anche se Rossi è un "vigilato" speciale politicamente "depotenziato".
"Il Pd è il più grande partito italiano, appiamo di avere dei doveri istituzionali e li rispettiamo fino in fondo, perché le istituzioni sono di tutti e vengono prima di ogni altra cosa - ha scritto sul suo profilo Facebook Dario Parrini - Pure questa volta saremo responsabili anche per chi non lo è affatto. La scelta di Enrico Rossi è da condannare nella maniera più netta perché è gravissima e incomprensibile. Nessuno sconto, ovviamente. Vigilanza continua, ovviamente. Ma allo stesso tempo nessuna destabilizzazione della Toscana. Serietà".
"Rossi non avrebbe dovuto seguire una fuoriuscita che ormai non è nemmeno più una scissione, vista l'inconsistenza numerica - ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani - Anche in Consiglio regionale allo stato attuale mi pare probabile solo l'uscita di un consigliere su 24 del Pd. Considerando che Rossi è il presidente della Regione, il suo è un atto che lo depotenzia. Ritengo però che Rossi rimarrà presidente perchè noi del gruppo Pd pensiamo all'interesse dei cittadini che non hanno bisogno delle elezioni anticipate. Rossi è comunque molto indebolito perchè tutti i provvedimenti di legge del governatore dovranno passare dal Consiglio. Non credo che ci sarà bisogno di stipulare un patto: le posizioni che Rossi rappresenta saranno probabilmente espresse dalla minoranza interna al Pd che uscirà dal congresso più di quanto possa fare lui stesso".
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