Politica lunedì 20 febbraio 2017 ore 18:59
"Vado avanti ma non mi candiderò alle politiche"
Enrico Rossi tiene duro sull'ipotesi scissione: "Voglio costituire una nuova forza politica per i cittadini che non si riconoscono nel Pd"
FIRENZE — Dopo una giornata convulsa densa di incontri, telefonate, interviste, il governatore Enrico Rossi sembra sempre più deciso ad andare avanti nella fondazione di una nuova sinistra al di fuori dal Partito democratico, di cui ha deciso di restituire la tessera. Portando avanti il governo regionale e soprattutto senza candidarsi alle prossime elezioni politiche. "Voglio costituire una nuova forza politica perchè milioni di cittadini che si riconoscono nella sinistra non si riconoscono nel Pd - ha detto Rossi - Ma non voglio candidarmi a qualcosa: non sto facendo tutto questo per conquistarmi un posto in Parlamento".
Siamo davvero alla vigilia della scissione del Pd? In vista della direzione nazionale convocata per domani, martedì 21 febbraio, per fissare una volta per tutte tempi e modalità del congresso anticipato lanciato domenica scorsa, il ministro Andrea Orlando sta tentando fino all'ultimo una mediazione con Rossi e con gli altri due candidati alla segreteria in alternativa a Matteo Renzi, Michele Emiliano e Roberto Speranza (vedi articoli collegati). Ma mentre soprattutto Emiliano tentenna, Rossi sembra, di ora in ora, sempre più determinato. Intanto domani probabilmente non parteciperà alla direzione anche se sarà comunque a Roma per un incontro sull'accordo di programma per le acciaierie di Piombino.
"No, non credo che andrò in direzione e che bisogna andare a farci? - ha detto Rossi - Io sono andato a quella precedente e ho parlato, sono andato all'assemblea, ho fatto anche una manifestazione. E' noto che non sono come Renzi, se ci fossero state le condizioni per svolgere un congresso in cui le mie idee potevano essere al centro di un confronto, e non essere bastonato, mi sarei presentato dentro il Pd. Invece non c'è spazio democratico. E' una questione di come si conduce il partito. Dopo di che ci separiamo, ci sono separazioni anche senza rancore e io non porto rancore. Sono assolutamente sereno con il Pd. Ci confronteremo con Renzi lo stesso".
Rossi non intende quindi candidarsi alle politiche bensì portare avanti il governo regionale. Maggioranza permettendo, ovviamente. "Io ho già un lavoro fare e lo voglio fare con maggiore impegno. Non sono attaccato a nessuna poltrona. Non si può stare in giunta o in consiglio a fare i presidenti e poi stare a battibeccarci tutti i giorni, questo fa iqnuietare i cittadini. A metà marzo porteremo in consiglio il Piano regionale di sviluppo e sarà quello il terreno di verifica con la maggioranza".
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