Lavoro venerdì 24 settembre 2021 ore 10:37
Dipendenti Mps in sciopero, rischiano in 5mila
Braccia incrociate per tutta la giornata per i lavoratori della banca senese. A Milano, Bari e Roma presidi di protesta. Lettera aperta dei sindacati
SIENA — Sono in gioco migliaia di posti di lavoro e con dell'ipotesi di acquisizione della banca da parte di Unicredit i dipendenti di Mps hanno proclamano per oggi uno sciopero di 24 ore, in ballo ci sono circa 5mila esuberi su un totale di 21 mila dipendenti. I lavoratori
Nei giorni scorsi è stata anche ribadita dal parte del gruppo bancario la chiusura di 50 filiali in tutta Italia, di cui 8 in Toscana.
I lavoratori e i sindacati chiedono un confronto e sottolineano che non è uno sciopero contro UniCredit, ma la richiesta "soluzioni credibili che salvaguardino l'occupazione".
Lo sciopero nazionale è stato indetto per oggi dai sindacati Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Unisin. A Roma, Milano e Bari sono stati anche organizzati dei presidi di protesta.
E' partita anche una lettera aperta dei sindacati dei lavoratori del Gruppo Monte dei Paschi di Siena nel giorno dello stop di 24 ore dei dipendenti dove si legge: "Siamo le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo Monte dei Paschi di Siena. In questi anni avete sentito parlare della nostra Banca come di un problema. Invece noi siamo le persone che, nonostante le difficoltà, hanno lavorato con dedizione per rendere alla nostra clientela un servizio competente e rispondente alle esigenze. Oggi siamo in sciopero perché il nostro futuro è incerto".
"La responsabilità non è nostra ma siamo noi, lavoratrici e lavoratori del Gruppo Monte dei Paschi di Siena, a rischiare di pagarne il conto. Un conto salatissimo. Oggi siamo in sciopero perché meritiamo rispetto e per chiedere di essere coinvolti da subito nel progetto che deve riguardare il complesso dei dipendenti dell'intero Gruppo - e non solo una parte - per contrattare le garanzie di un futuro dignitoso e sostenibile. Per tutte e per tutti noi. Vi chiediamo lo sforzo di comprendere le nostre ragioni e di essere solidali con la nostra protesta" conclude la lettera.
"E' inaccettabile che il Ministro dell'Economia che e' anche l'azionista di maggioranza di Mps si ostini a non incontrare i lavoratori" ha dichiarato Nino Baseotto segretario della Fisac Cgil.
"Uno sciopero necessario - spiega - perché sono in gioco migliaia di posti di lavoro e il futuro professionale di lavoratori che nessuna responsabilità hanno dei ripetuti errori dei management succedutesi alla guida di Mps".
I sindacati chiedono che il Mef convochi subito le Federazioni nazionali di categoria sulla vicenda di Banca Mps.
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