
Milan eliminato dalla Champions League, passa il Feyenoord: l'espulsione di Theo, il pareggio, la rissa. Cosa è successo

Lavoro giovedì 05 dicembre 2024 ore 08:20
Un piano per rilanciare Fimer, sollievo per 270 lavoratori

Dopo tre anni di aspra vertenza e di paura per i dipendenti, nell’azienda di inverter fotovoltaici si torna a vedere la luce dopo l’aggiudicazione
TERRANUOVA BRACCIOLINI — Stabilimento di Terranuova Bracciolini al centro di un piano di rilancio che punta a mantenere e semmai consolidare il mercato solare: passa per queste linee guida il rilancio del polo produttivo toscano di Fimer, azienda leader nell produzione di inverter fotovoltaici aggiudicata dopo tre anni di vertenza aspra fra ascese e soprattutto cadute alla Ma Solar Italy Limited, società di diritto inglese del gruppo McLaren Applied LTD.
In Valdarno l’azienda occupa circa 270 lavoratori, e adesso sono soprattutto loro a poter tirare un sospiro di sollievo tornando a vedere la luce in fondo al tunnel che li ha inghiottiti per tre anni. Poi c’è l’indotto.
L’altro giorno McLaren Applied e Greybull capital hanno presentato le primissime linee del piano di impresa davanti a rsu, sindacati, Regione, Comune e commissari dell’amministrazione straordinaria. Il piano guarda all’oggi ma mette le mani avanti per un periodo, parole d’impresa, “medio lungo”, parlando di supporto finanziario, proprietà stabile e mantenimento dei livelli occupazionali per consentire a Fimer di prosperare.
I commissari sono riusciti in meno di un anno a mettere insieme i beni d’azienda e consegnare l’impresa a chi se l’è aggiudicata: MA Solar Italy Limited, società di diritto inglese del gruppo McLaren Applied LTD.
Le istituzioni si sono strette: la Regione ha seguito passo passo la vertenza con le strutture di Unità di crisi e Arti, che hanno affiancato Valerio Fabiani, consigliere per lavoro e crisi aziendali di Eugenio Giani; il Comune con il sindaco, Sergio Chienni.
“Questa è una vittora del territorio – afferma Fabiani – lavoratori e sindacati hanno tenuto la barra dritta e l’azienda in vita”.
Nel tempo, nelle innumerevoli riunioni la questione del ‘territorio compatto’ è emersa in tutto il suo valore: “Confermiamo la disponibilità delle nostre strutture e del nostro tavolo istituzionale – continua Fabiani – se ci saranno approndimenti e valutazioni da condurre sul Piano che via sarà illustrato. Mi pare davvero che la nuova proprietà abbia colto il valore e anche le potenzialità di Fimer e che sia una buna notizia anche per il vasto indotto di Fimer nel Valdarno”.
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI