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Attualità domenica 19 marzo 2023 ore 16:20

Boom dell'agroalimentare toscano sui mercati esteri

vino olio e cibi toscani

Vino, olio, pasta, frutta e ortaggi hanno spopolato sulle tavole straniere superando nel 2022 la storica soglia dei 3 miliardi di export



TOSCANA — E' boom dell'agroalimentare toscano sui mercati esteri, con un 2022 che ha visto superare per la prima volta nella storia di 3 miliardi di euro di esportazioni di prodotti made in Tuscany. 

Malgrado il contesto internazionale segnato dalla guerra, i prodotti toscani hanno registrato un annata straordinaria quanto a export di vino, olio, pasta, piante, frutta e ortaggi che ha raggiunto i 3,3 miliardi di euro, con un balzo del +11,7% rispetto al 2021. 

Il dato arriva da Coldiretti Toscana sulla base dei dati Istat sul commercio estero relativi al 2022. L'associazione parla di momento memorabile: "Mai le nostre imprese agricole avevano esportato così tanto all’estero", commenta il presidente regionale Fabrizio Filippi. "Dal 2000 il valore delle esportazioni è cresciuto del +180% - prosegue - passando da poco più di un miliardo agli attuali 3,3 miliardi di euro". 

Le tavole estere che apparecchiano toscano

Ed è l'Europa il principale mercato di destinazione dei prodotti toscani, per un valore di 1,9 miliardi di euro di esportazioni. La Germania è il primo paese di riferimento con 494 milioni di euro (+14%). Segue poi la Francia con 353 milioni di euro di prodotti commercializzati (+4%). In saldo positivo i flussi verso la Svizzera con 140 milioni di euro (+5%), Paesi Bassi (+3,8%) con 115 milioni di euro e Spagna con 75 milioni di euro (+13,7%). Stabili le esportazioni in direzione del Regno Unito (+0,7%) post Brexit con 206 milioni di euro. 

Determinante per l’andamento positivo del Made in Tuscany è il mercato degli Stati Uniti il cui valore in appena un anno è cresciuto del 20% passando da 689 milioni di euro a 827 milioni di euro. Rafforzamento consistente anche per il Canada (+23%) con 189 milioni di euro. 

In forte flessione sono invece le relazioni commerciali con la Cina che marcano un pesante -23% per un valore complessivo di 41 milioni di euro in meno, ma anche con Russia ed Ucraina con un crollo rispettivamente del -12,3% e del -52%.

I prodotti più esportati

Il vino è il prodotto più esportato con oltre 1,2 miliardi di euro (+10,4%) seguito dall’olio con 855 milioni (+23,3%), poi la pasta con 89 milioni di euro (+25%) e frutta ed ortaggi (+7,4%). 

Un contributo sempre più determinante alla crescita verticale delle esportazioni nel mondo arriva dalle 89 produzioni a denominazione, tra Dop e Igp, che valgono complessivamente 1,361 miliardi di euro. 

“Il successo del nostro agroalimentare va di pari passo con il fenomeno dell’italian sounding che produce, nel mondo, il doppio del valore delle esportazioni. Questo significa – prosegue Filippi - che c’è un mercato enorme là fuori convinto di acquistare prodotti toscani ma che in realtà sta acquistando inconsapevolmente dei fake. Ecco perché per tutelare i nostri primati è indispensabile puntare su etichettatura d’origine, trasparenza, tracciabilità".


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