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Attualità mercoledì 20 agosto 2025 ore 11:25
In gioco d'azzardo e scommesse più di 8,5 miliardi l'anno

La spesa regionale del 2024 è ripartita pressoché equamente fra punti fisici e pratica online. I dati Eurispes. Il nodo delle dipendenze
TOSCANA — Nel 2024, in Toscana gioco e scommesse hanno assorbito una spesa complessiva pari a oltre 8 miliardi e 547 milioni, pressoché equamente ripartita fra punti fisici e pratica online per un totale pro capite di oltre 400 euro annui: il dato arriva dall'ultimo rapporto Eurispes che traccia una fotografia delle economie di settore in Italia e con dati ripartiti a livello regionale.
Le cifre fanno i conti con le dipendenze da gioco, la ludopatia che si diffonde a macchia d'olio anche in fasce d'età insospettabilmente basse e con frequente sovrindebitamento di chi ne è colpito.
Sempre nel 2024, i toscani con disturbi del gioco d’azzardo presi in carico dai Servizi regionali per le dipendenze sono stati 1.302.
A livello nazionale, la maggior spesa per gioco e scommesse si registra in Lombardia (24,8 miliardi). A seguire la Campania (20,5 miliardi) e il Lazio (16,6 miliardi). La Toscana in questa graduatoria è nona. Ecco qui sotto la tabella Eurispes su base dati dell'Agenzia dogane e monopoli.
Come si vede, la spesa online di oltre 4 miliardi e 460 milioni di euro supera di poco quella nei punti fisici di oltre 4 miliardi e 113 milioni di euro. Al contrario, il pro capite privilegia la spesa nei punti fisici: 323,64 euro contro 77,03 euro.
Cresce velocemente il settore delle scommesse sportive, sempre più dinamico anche in Italia con l'online che prende piede complice l'espansione di piattaforme online e possibilità di scommettere anche nel corso dell'evento.
"Secondo l’ultima indagine condotta dall’Istituto superiore di sanità (Iss) e riferita al 2018, sono 18 milioni gli italiani coinvolti nel gioco d’azzardo. Di questi - si legge nel rapporto Eurispes - 1,5 milioni sono considerati 'problematici', ovvero faticano a gestire il tempo da dedicare al gioco, a controllare la spesa, alterando i comportamenti sociali e familiari. La preoccupazione cresce soprattutto rispetto alla popolazione scolastica minorenne (14-17 anni), dal momento che il 29,2% aveva dichiarato di aver praticato gioco d’azzardo almeno una volta nei 12 mesi antecedenti l’intervista. Il 3% di questi, inoltre, avrebbe dimostrato sintomi di un rapporto problematico con il gioco".
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Il gioco può causare dipendenza patologica: è raccomandato di giocare responsabilmente, e in caso di necessità si può chiedere aiuto qualificato anche solo al medico di base.
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