Economia mercoledì 02 luglio 2025 ore 11:50
Saldi in vista ma un toscano su 10 ha già comprato a sconto

I commercianti hanno buone attese sulla stagione promozionale estiva, malgrado le offerte avviate con anticipo. "Rete di vendita impazzita"
TOSCANA — Viva i saldi ma i pre-saldi di più: sì perché mentre i commercianti hanno buone attese circa la stagione promozionale estiva che si apre sabato prossimo, tuttavia guardano con sconforto al fatto che più di un toscano su 10 ha già acciuffato il suo sconto dei sogni spendendo il suo budget nei pre-saldi e nelle promozioni avviate prima della data ufficiale. Non si potrebbe, in realtà, ma accade.
"Il fenomeno è quanto mai esteso: a una settimana dall’inizio dei saldi, oltre il 10% di consumatori toscani ha già approfittato delle offerte, spendendo in media circa più di 100 euro a testa", stima Fismo Confesercenti sulla base di un’indagine condotta da Ipsos sul fenomeno dei pre-saldi.
Il fuoco promozionale è molto ampio: oltre la metà degli toscani (52%) ha già ricevuto offerte, anche se solo il 18% del totale ha effettivamente acquistato. Il 34% ha ricevuto offerte ma ha scelto di non acquistare, mentre il 45% dichiara di non aver ricevuto alcuna proposta e un 3% non ricorda.
Le offerte anticipate prendono di mira soprattutto le fasce più giovani: il 22% tra i 18 e i 34 anni ha approfittato dei pre-saldi, contro il 17% nella fascia 35–65 anni. Le donne (20%) risultano leggermente più propense all’acquisto rispetto agli uomini (17%). Dal punto di vista territoriale, la tendenza all’acquisto in pre-saldo è abbastanza omogenea in tutta la Toscana.
Insomma, tra vendite promozionali, pre-saldi, sconti web e offerte via social il mercato annuncia, di fatto, l’avvio della stagione dei saldi estivi, aggirando la data ufficiale fissata dalle normative.
“Ormai - commenta Marco Rossi, presidente di Fismo Confesercenti Toscana - le vendite a saldo, sconti e promozioni, sono diffuse su quasi tutto il periodo dell'anno, e questo non solo sulle grandi piattaforme di vendita online, ma anche i punti vendita tradizionali effettuano delle strategie commerciali sempre più al di fuori della normativa. Nei negozi si va sempre di più a comprare uno sconto piuttosto che un prodotto, un servizio, una capacità di consulenza".
Gli operatori perdono così il bandolo della matassa sull'andamento delle vendite: "Questo - prosegue Rossi - ci pone di fronte ad una rete vendita impazzita, dove tutti i componenti della filiera possono fare tutto, e che genera grande confusione nel consumatore finale il quale si trova a dover fare delle scelte che penalizzano sicuramente chi cerca di fare commercio in modo corretto. Visto comunque il grande interesse dei consumatori - conclude - ci aspettiamo un buon andamento di questi saldi, che restano per noi uno degli appuntamenti più importanti”
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