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Attualità lunedì 04 novembre 2024 ore 15:30

Sanità, cresce il centro di ascolto regionale

Dal 2017 oltre 40mila accessi. La direttrice generale di Ispro Katia Belvedere: "Numeri che stimolano a potenziare la strada intrapresa"



TOSCANA — Sono quasi 40mila le persone che, dal 2017 al 2023, si sono rivolte al Centro di ascolto regionale di Ispro, l’istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica.

Si questi, 19mila, il 41 per cento del totale, sono pazienti con malattie rare, mentre 16mila sono pazienti oncologici (40%). Tra gli accessi registrati anche 2000 persone che soffrono di disturbi di gioco d’azzardo e circa 800 caregiver (7%) e donne che soffrono di depressione post parto (5%). “Il numero importante di accessi - dichiara il direttore generale di Ispro, Katia Belvedere - stimola a potenziare la strada intrapresa, consapevoli che il Centro di ascolto è un fiore all’occhiello per la rete oncologica regionale e non solo".

Nato nel 2017 come un servizio di consulenza e ascolto rivolto solo ai malati di tumore, negli anni si è evoluto rivolgendosi anche a chi soffre di malattie rare, a chi è vittima del gioco di azzardo, ai caregiver che si prendono cura di persone fragili, alle donne in gravidanza per prevenire la depressione post partum. Al Care ci si può rivolgere anche in cerca di informazioni sulla disposizioni anticipate di trattamento, ovvero sull’accettazione o rifiuto di particolari scelte terapeutiche e singoli trattamenti sanitari, per informazioni sul Covid ed anche per i crimini d’odio.

Un'esperienza, quella del centro, che è destinata a crescere. Come annunciato dal presidente della Regione Eugenio Giani. “Il Centro di ascolto implementerà sempre di più le sue attività -sottolinea il governatore-. Riteniamo importante la sua evoluzione, perché in un momento delicato come quello della malattia (e non solo nella malattia) è necessario mettere in campo tutte le azioni possibili che sollevino il paziente nel percorso di cura”.

“Il C.A.Re, proprio per la sua specificità – prosegue l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini -, è un nodo importante nelle reti dei percorsi socio sanitari e lavora in sinergia con altri soggetti, dai referenti aziendali e dei vari settori regionali ad associazioni ed enti del terzo settore: un’esperienza positiva, che qualifica ulteriormente i percorsi socio-sanitari ed in grado di rispondere, ce lo dicono i numeri, anche alle esigenze degli utenti”.


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