Attualità martedì 31 gennaio 2023 ore 10:25
Scuola, i giovani toscani puntano sui licei
Chiuse le iscrizioni online alle superiori per l'anno scolastico 2023-2024, ecco gli indirizzi di studio più scelti dagli studenti della Toscana
TOSCANA — Oltre la metà (56,2%) dei giovani toscani che si affacciano al ciclo di studi superiore per l'anno scolastico 2023-2024 punta sui licei, e in particolare sul liceo scientifico, mentre gli istituti tecnici sono scelti 'solo' dal 30% dei nuovi iscritti: sono i dati in arrivo dal ministero dell'istruzione e del merito all'indomani della chiusura - ieri 30 Gennaio alle 20 - delle iscrizioni online e sono in linea con la tendenza nazionale.
In Toscana dopo licei e istituti tecnici il numero complessivo di nuovi iscritti si completa col 13,8% che ha opzionato la formazione professionale.
Per i licei, si diceva, la preferenza è accordata ai licei scientifici con l'11,1% di iscritti ai cicli tradizionali a cui si somma un altro 10,3% per lo scientifico con opzione scienze applicate e un altro 3,5% ancora per lo scientifico con sezione ad indirizzo sportivo.
Sceglie il liceo classico il 4,0% dei nuovi iscritti che hanno fatto ricadere una quota maggiore della loro scelta invece sul liceo linguistico (8,1%) e sul liceo artistico (6,2%). Piacciono i licei con indirizzo scienze umane che fra corsi tradizionali (6,8%) e con opzione economico sociale (4,3%) hanno riscosso l'11,1% delle preferenze. Ecco di seguito la scheda dettagliata.
Gli istituti tecnici nel loro complesso in Toscana hanno incassato il 30,0% delle nuove iscrizioni, con una scelta che ha premiato in particolare il settore tecnologico (19,0%), mentre il 10,9% si è iscritto a istituti tecnici del settore economico. Qui sotto le percentuali in dettaglio per come fornite dal ministero.
Il 13,8% di studenti toscani che ha scelto di iscriversi agli istituti professionali, ha scelto in particolare di seguire corsi di studio inerenti enogastronomia e ospitalità alberghiera (4,4%), mentre al secondo posto per preferenze dei ragazzi si collocano i professionali che formano alla manutenzione e assistenza tecnica (2,1%). Anche in questo caso, il dettaglio nella tabella ministeriale di seguito.
E in Italia?
L'andamento rilevato a livello regionale asseconda quello nazionale. In Italia nelle scelte delle studentesse e degli studenti per l’anno scolastico 2023/2024 aumentano ancora le iscrizioni agli Istituti tecnici, che salgono al 30,9%, rispetto al 30,7% dell’a.s. 2022/2023, e così gli Istituti professionali passano dal 12,7% al 12,1%.
Anche lungo lo Stivale tuttavia restano in testa alle preferenze i Licei, con i loro diversi indirizzi, che quest’anno vengono scelti dal 57,1% dei neoiscritti (l’anno scorso erano stati il 56,6%).
Il Classico viene scelto dal 5,8% (un anno fa era al 6,2%). Il 26,1% opta per i Licei scientifici (26% un anno fa). In questo ambito, lo Scientifico tradizionale raccoglie il 14,1% delle preferenze (rispetto al 14% del 2022/2023). Il Linguistico sale dal 7,4% al 7,7%. Cresce il Liceo delle Scienze Umane, dal 10,3% all’11,2%. L’Artistico passa dal 5,5% al 4,9%. I Licei ad indirizzo Europeo ed Internazionale vengono scelti dallo 0,4% (0,5% un anno fa), i Licei Musicali e Coreutici passano dallo 0,7% allo 0,9%.
Le iscrizioni ai Tecnici salgono dal 30,7% al 30,9%. Il Settore Economico cresce, dal 10,3% del 2022/2023 all’11,5%. In questo Settore, la scelta principale è quella per l’indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing”, preferito dall’8,7% delle studentesse e degli studenti, mentre il 2,8% opta per l’indirizzo “Turismo”. Il Settore Tecnologico, scelto un anno fa dal 20,4%, quest’anno ha il 19,4% delle preferenze. Nel Tecnologico, gli indirizzi più gettonati sono “Informatica e Telecomunicazioni” (6%), “Meccanica, Meccatronica ed Energia” (2,8%) e “Chimica, Materiali e Biotecnologie” (2,4%).
L’iscrizione ai Professionali passa dal 12,7% di un anno fa al 12,1%. Tra i Professionali, gli indirizzi maggiormente scelti sono “Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera” (4%), “Manutenzione e Assistenza Tecnica” e “Servizi per la Sanità e l’assistenza Sociale” (entrambi all’1,6%) e “Servizi Commerciali” (1,3%).
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