
Fabio Caressa e il 'sabato dei maschi di casa': «Carbonara fatta da Dido, partita e Sanremo, tutto a posto!»

Attualità mercoledì 06 ottobre 2021 ore 18:25
Vaccini Pfizer e Moderna efficaci anche dopo 7 mesi

Nuovo rapporto dell'Istituto superiore di sanità. La protezione diminuisce solo in alcuni casi, come le persone fragili o immunocompromesse
ROMA — Dopo 7 mesi dalla vaccinazione contro il Covid, non si registra nella popolazione generae una riduzione dell’efficacia dei vaccini a mRna, quindi quelli prodotti da Pfizer e Moderna, mentre si osserva una lieve diminuzione della protezione in alcuni gruppi specifici di persone.
Lo afferma il quarto rapporto sui vaccini realizzato dall'Istituto superiore di sanità e dal Ministero della salute attraverso l'analisi congiunta dei dati della sorveglianza integrata Covid con quelli dell’anagrafe nazionale vaccini. Sono stati esaminati i dati di più di 29 milioni di italiani che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino a mRna, seguiti fino al 29 agosto 2021.
Qui sotto le principali conclusioni:
- Nella popolazione generale, a 7 mesi dalla seconda dose, non si osserva una riduzione significativa di efficacia in termini di protezione dall’infezione che rimane dell’89%. Anche contro il ricovero e il decesso la protezione resta elevata (96% e 99%) a 6 mesi dalla seconda dose.
- Nelle persone immunocompromesse si osserva una riduzione dell’effetto protettivo verso l’infezione a partire da 28 giorni dopo la seconda dose. La stima, in questo caso, presenta una variabilità elevata dovuta in parte al ridotto numero di soggetti inclusi in questo gruppo e in parte alla diversità delle patologie presenti in questa categoria.
- Nelle persone con comorbidità si osserva una riduzione della protezione dall’infezione: dal 75% di riduzione del rischio dopo 28 giorni dalla seconda dose al 52% dopo circa 7 mesi.
- Diminuisce leggermente, pur rimanendo sopra l’80%, l’efficacia contro l’infezione nelle persone sopra gli 80 anni e negli ospiti delle Rsa, le residenze sanitarie assistite.
EFFETTO VARIANTE
Confrontando i dati del periodo compreso fra Gennaio e Giugno 2021, periodo in cui predominava la variante alfa, con quello compreso tra Luglio e Agosto, dove ha preso il sopravvento la variante delta, emerge una riduzione dell’efficacia dei vaccini dall’84,8% al 67,1%.
Resta invece alta l’efficacia contro i ricoveri, che scende dal 91,7% all'88,7%. L’apparente riduzione di efficacia dei vaccini nel prevenire l’infezione potrebbe essere dovuta al tempo intercorso dalla vaccinazione e/o ad una diminuita efficacia contro la variante delta. Potrebbero inoltre avere contribuito eventuali modifiche comportamentali a seguito dell'allentamento delle altre misure di prevenzione come le mascherine e il distanziamento fisico.
I dati sono coerenti con quelli ottenuti dal confronto con i non vaccinati, pubblicati settimanalmente nel report esteso dell’Iss.
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI