Cronaca sabato 18 ottobre 2025 ore 11:40
Deposito Eni dissequestrato dalla Procura

Il sito dove s'è verificata la tragica esplosione è stato restituito a Eni dopo che l'azienda ha deciso di interrompere la distribuzione di carburanti
CALENZANO — Dopo la notizia dei giorni scorsi sullo stop alla distribuzione di carburanti al deposito di Eni di Calenzano, dove si è verificata la tragedia dello scorso 9 Dicembre in cui sono morti cinque lavoratori, un'altra novità arriva dalla Procura della Repubblica di Prato. È stato infatti disposto il dissequestro e la conseguente restituzione all'azienda dell'impianto.
La misura è stata decisa a seguito di un'istanza presentata dalla difesa della società nell'ambito del procedimento penale in corso. "In quanto - si legge in una nota - ai fini del completamento dell'incidente probatorio in corso non è più necessario mantenere ii sequestro probatorio, che era in uso al momento dell'evento". La Procura ha disposto comunque il mantenimento del vincolo sulla piattaforma di lavoro elevabile in uso al momento dello scoppio.
Del resto, la Procura ha rilevato le intenzioni di "non destinare il deposito alla ripresa di stoccaggio dell'attività di carburanti", che come specificato "verranno delocalizzate nell'ambito di un percorso di intesa con le istituzioni del territorio", mentre per quanto riguarda l'impianto è stata manifestata la volontà "di avviare una trasformazione e riqualificazione dell'area secondo un approccio basato sulla transizione energetica e produzione di energie rinnovabili".
"Riteniamo di non dover dubitare della serietà dell'impegno assunto - ha commentato il procuratore Luca Tescaroli - pertanto, non ravvediamo ragioni per mantenere il vincolo sul deposito, disponendo in via d'urgenza o richiedendo al giudice per le indagini preliminari di Prato il sequestro preventivo"
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