Attualità mercoledì 08 gennaio 2025 ore 19:00
Esplosione nel deposito, scattano altri sequestri
Nuovo sopralluogo nel sito di Eni dov'è avvenuta la tragedia e nella sede della ditta che svolgeva i lavori di manutenzione sul posto
CALENZANO — Sono state disposte ulteriori perquisizioni e altri sequestri nell'impianto Eni di Calenzano, dove lo scorso 9 Dicembre un'esplosione ha ucciso cinque tra lavoratori alla manutenzione e autotrasportatori.
Il procuratore capo di Prato, Luca Tescaroli, ha infatti svolto un nuovo sopralluogo nella mattinata di oggi, mercoledì 8 Gennaio. Gli inquirenti, va ricordato, stanno portando avanti le indagini per omicidio colposo plurimo, crollo doloso di costruzioni e omissione dolosa delle cautele contro gli infortuni sul lavoro.
Il sopralluogo, come spiegato dagli stessi inquirenti, è servito a individuare la documentazione necessaria per risalire alle responsabilità dei soggetti coinvolti nelle indagini. Del resto, il sito è posto sotto sequestro dall'11 Dicembre scorso.
Da quanto emerso, le perquisizioni disposte dal procuratore Tescaroli hanno riguardato sia il deposito, sia la sede della ditta che stava svolgendo i lavori di manutenzione. A quanto pare, il sopralluogo sarebbe stato finalizzato a rintracciare un verbale precedente all'esplosione in cui si fanno riferimenti alle attività di manutenzione.
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