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Attualità martedì 15 febbraio 2022 ore 20:49

Le concessioni balneari tornano a gara dal 2024

Il governo ha approvato all'unanimità due provvedimenti che stoppano la proroga delle concessioni e riformano il settore. Balneari in rivolta



ROMA — Il governo Draghi ha messo la parola fine all'infinita serie di proroghe delle concessioni balneari. O almeno ci prova. Con un emendamento al Dl concorrenza e un disegno di legge approvato all'unanimità che dovrà comunque passare al vaglio del Parlamento, l'esecutivo ha avviato la riforma tenacemente avversata dagli operatori del settore. Che hanno già dichiarato guerra totale alle novità, pronti ad aprire un fronte sul piano legale e un altro su quello delle proteste di piazza.

Entrando nei dettagli, grazie all'emendamento al Dl concorrenza viene stabilito che le attuali concessioni delle spiagge utilizzate a fini turistico ricreativi termineranno il 31 Dicembre 2023.

Il disegno di legge prevede invece una delega al governo per riordinare, entro 6 mesi da oggi, la disciplina in materia di concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali utilizzate per finalità turistico-ricreative, nonché la disciplina in materia di concessioni per la realizzazione e la gestione di strutture dedicate alla nautica da diporto, ivi inclusi i punti d’ormeggio. Si tratta in pratica di fissare i criteri per rimettere a gara le concessioni dal primo Gennaio 2024, come previsto dalla sentenza del Consiglio di Stato del 20 Ottobre scorso. Per ottenere la concessione saranno richiesti investimenti e sarà ideato un sistema per garantire ai clienti prezzi idonei. Saranno previste anche misure a tutela degli investimenti sostenuti dagli attuali titolari delle concessioni, tenendo nella giusta considerazione i piccoli imprenditori che, nei cinque anni antecedenti l'avvio della nuova gara, "hanno utilizzato la concessione quale prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare". I nuovi concessionari dovranno comunque garantire a tutti il libero accesso al mare, compresi coloro che non hanno affittato ombrelloni e lettini.

"La proposta di modifica mira a migliorare la qualità dei servizi con conseguente beneficio per i consumatori, a valorizzare i beni demaniali e, al contempo, a dare certezze al settore - si legge in un comunicato stampa di Palazzo Chigi - Il testo prevede che le concessioni in essere continuano ad avere efficacia fino al 31 dicembre 2023. Per assicurare un più razionale e sostenibile utilizzo del demanio marittimo, favorirne la pubblica fruizione e promuovere, in coerenza con la normativa europea, un maggiore dinamismo concorrenziale nel settore, il Governo è delegato ad adottare entro sei mesi dall’entrata in vigore del Disegno di legge Concorrenza, decreti legislativi aventi la finalità di aprire il settore alla concorrenza, nel contempo tenendo in adeguata considerazione le peculiarità del settore".


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