Attualità martedì 08 aprile 2025 ore 18:45
Delfino spiaggiato sugli scogli dell'Elba

Le condizioni della carcassa del cetaceo farebbero pensare che il decesso risalga indietro nel tempo. Un campanello d'allarme: ecco perché
ISOLA D'ELBA — La carcassa di un delfino spiaggiato sugli scogli dell'isola d'Elba è stata rinvenuta in prossimità di Lacona. Si tratta, hanno spiegato le associazioni Elbamare e Marelibero, di un giovane tursiope (Tursiops truncatus).
I volontari hanno osservato che i resti erano ormai "in stato di decomposizione e la coda dell'animale risultava essere rimasta intrappolata in un attrezzo da pesca. Tuttavia, non è stato possibile accertare se tale condizione sia stata la causa diretta del decesso".
L'episodio segue i vari decessi di tartarughe sulle coste elbane.
Secondo la presidente di Elbamare, Valeria Paoletti, si tratta di eventi da non sottovalutare, indice dell'impatto dell'attività antropica sugli ecosistemi. Un campanello d'allarme, insomma.
"I volontari intervenuti hanno prontamente avviato le operazioni necessarie per effettuare i rilievi del caso, in collaborazione con Arpat Sezione Area Mare di Livorno e l'Università di Siena", ha raccontato Paoletti.
"La sinergia tra l'associazione Elbamare, gli enti regionali e universitari consente interventi rapidi sugli animali spiaggiati lungo le coste dell'isola, assicurando il ricovero tempestivo nel caso di tartarughe marine bisognose di assistenza o l'acquisizione di dati fondamentali per la ricerca e lo studio delle minacce antropiche sulle specie rinvenute decedute. Proprio queste minacce per i cetacei e per le tartarughe marine, che derivano dall'azione dell'uomo e dalle involontarie azioni di cattura accessoria nella pesca, rappresentano una grave problematica per la conservazione di queste affascinanti creature marine".
"L'attività umana, che include il traffico marittimo, l'inquinamento acustico e la pesca eccessiva, mette a rischio l'habitat naturale delle specie marine e influisce negativamente sul loro benessere. Inoltre - aggiunge - la cattura accessoria durante le attività di pesca comporta un ulteriore pericolo per la sopravvivenza di questebspecie, con numerosi incidenti causati dal Bycatch che provocano danni irreparabili alle popolazioni di tali animali".
Nel caso di avvistamenti di animali marini in difficoltà o spiaggiati, è l'indicazione, l'invito è a contattare il numero della Guardia Costiera 1530 o la Capitaneria di Porto.
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI