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Attualità mercoledì 06 gennaio 2021 ore 09:19

Gli studenti saranno a scuola ma per protestare

"Ci si vede il 7" ed invece no. Dopo la protesta degli striscioni studenti e insegnanti toscani preparano una nuova manifestazione davanti alle scuole



FIRENZE — Il 7 Gennaio studenti e insegnanti saranno davanti ai cancelli come promesso ma per protestare contro il rinvio dell'apertura e per chiedere screening sulla popolazione studentesca e vaccinazioni per gli insegnanti.

Sarebbero state le ultime ore prima del rientro in classe, invece tutto è stato rimandato all'11 Gennaio con la didattica in presenza e a distanza al 50 per cento, per questo motivo studenti e insegnanti sono pronti a tornare davanti ai cancelli delle scuole.

"Ci si vede il 7 Gennaio" questi i testi degli striscioni appesi davanti a centinaia di istituti scolastici in attesa del ritorno a lezione in presenza ma la scelta è stata diversa così la protesta di studenti, insegnanti e genitori non si ferma ed il 7 Gennaio saranno nuovamente ai cancelli per chiedere la riapertura delle scuole superiori in tutta Italia e la vaccinazione del personale scolastico ad alto rischio.

"Da quasi un anno gli istituti scolastici superiori sono chiusi perché il benessere dei ragazzi non è considerato una priorità per il Governo, nemmeno per quello che riguarda il diritto all'istruzione, come previsto dalla Costituzione. Per questo motivo il movimento costituito da insegnanti, studenti, genitori e personale scolastico, che in questi mesi si è sempre più esteso per chiedere l'apertura delle scuole e la sospensione della Didattica a Distanza, tornerà a protestare davanti alle scuole superiori giovedì 7 Gennaio nelle città italiane. A fronte dell'ennesima sottovalutazione dell'impatto psicofisico che la chiusura delle scuole produce su bambini e ragazzi e della protervia con cui di nuovo si ricorre alla più facile delle soluzioni, ossia la chiusura degli istituti scolastici" questo il testo della lettera aperta del Comitato Priorità alla scuola che chiede "Sia garantito, a partire dal 7 Gennaio, in tutte le regioni, uno screening completo della comunità scolastica (docenti, ATA, studenti) affinché la scuola possa riaprire in sicurezza e chiede che il personale scolastico ad alto rischio sia considerato prioritario nella fase 1 dell’agenda vaccinale".

I docenti del movimento hanno rivolto un appello ai colleghi "a oggi dubbiosi o contrari alla riapertura delle scuole in presenza".

"Non accettiamo che il diritto allo studio dei nostri ragazzi sia trattato come quello degli sciatori allo svago, e che la nostra preparazione sia sacrificata per la salvaguardia delle attività produttive. Ci addolora che proprio i lavoratori della scuola sembrino i meno motivati a combattere il deserto sociale che sta avanzando. Lottare per tornare in presenza e in continuità significa, secondo noi, riprenderci quel ruolo di educatori, che la DaD (o DDI) come «opportunità» ci ha ormai quasi completamente negato. Hanno rinchiuso la curiosità e la vitalità degli studenti in un rettangolino, lo stesso in cui hanno stipato la nostra professionalità, privandola della nostra personalità, della nostra formazione e preparazione, della nostra possibilità di costruire lezioni a partire dai loro dubbi, dalle loro domande, dal nostro essere insieme, perché gli studenti imparano gli uni dagli altri, dalle domande che emergono e dalle risposte, sempre provvisorie, che ci diamo. Chiediamo inoltre che tutte le regioni si adoperino a seguire l’esempio virtuoso della Toscana e del Lazio con screening generali nelle scuole. A oggi, a Firenze la campagna per studenti, docenti e ATA tra primarie e medie, ha eseguito circa 9mila test rapidi che hanno segnalato 12 casi di positività, confermando che la scuola non è luogo di diffusione del contagio. Chiediamo presìdi sanitari che assicurino alla popolazione scolastica un tracciamento capillare e tempestivo nei risultati. Ci vediamo il 7 gennaio 2021 davanti ai cancelli delle nostre scuole".


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