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Attualità giovedì 05 gennaio 2017 ore 15:57

Il cordoglio della Toscana per De Mauro

Il mondo della cultura e della politica piange il linguista ed ex ministro dell'Istruzione morto a Roma all'età di 84 anni



FIRENZE — De Mauro era nato a Torre Annunziata il 31 marzo 1932. Docente universitario, già ministro della Pubblica Istruzione e presidente della Fondazione Bellonci, che organizza il premio Strega è stato socio ordinario dell'Accademia della Crusca. 

"Questo paese aveva ancora tanto bisogno di lui: della sua enorme competenza di linguista, della sua cultura, della sua passione per una scuola capace di formare cittadini consapevoli", ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. "De Mauro – ha aggiunto Rossi – ha sempre avuto ben chiaro nella sua attività di studioso e ricercatore della lingua il nesso tra conoscenze e competenze linguistiche diffuse e costruzione di una società democratica forte e aperta. E in questo momento, in cui spesso con tanta approssimazione e confusione si discute di post verità e di controllo dell'informazione, emergono con ancor maggior valore le sue analisi sugli analfabetismi, strumentali e funzionali, vera piaga del nostro paese". Il presidente della Toscana ha poi concluso: "La lezione di De Mauro – continua il presidente – rappresenta non solo un'eredità scientifica preziosa per tutta la cultura e il mondo della ricerca italiani, ma costituisce un monito ineludibile per la politica. Chiede, oggi più che mai, un impegno a rilanciare politiche per la scuola e per la conoscenza: antidoto fondamentale contro la crisi delle democrazie occidentali e per dare un futuro di crescita alle nostre società".

Ai messaggi di cordoglio si è aggiunto anche quello dalle vicepresidente e assessore alla cultura Monica Barni: "L'Italia ha perso un grande intellettuale, grande non solo perché uno dei più importanti studiosi dei fatti di lingua e dell'educazione linguistica, ma anche perché ha sempre accompagnato il suo studio all'impegno civile, come docente, come assessore regionale, come ministro, contro le diseguaglianze sociali, che sono prima di tutto educative e quindi culturali. Si è sempre battuto – dice ancora Barni - per l'innalzamento dei livelli di istruzione perché tra gli ostacoli che limitano la possibilità di partecipazione alla vita sociale sta l'impossibilità, purtroppo ancora di gran parte della popolazione italiana di accedere alle informazioni necessarie per vivere".

Il sindaco di Firenze Dario Nardella, appresa la notizia, ha subito inviato un tweet. "Ci ha lasciati Tullio De Mauro, un grande intellettuale. Che il suo amore per le parole e per l'Italia sia una stella polare per tutti noi"

Dopo la morte di Tullio De Mauro è intervenuta anche l'Accademia della Crusca con una nota in cui "si unisce con grande dolore al lutto della famiglia per la perdita dell'Accademico Tullio De Mauro. Autore del Grande dizionario italiano dell'uso e della Storia linguistica dell'Italia unita, che nel 1963 segnò un punto di svolta per gli studi in campo linguistico in Italia e all'estero, a cui nel 2013 fu dedicato il convegno "Città d'Italia". "Come pochi altri - si legge in una nota dell'Accademia - ha saputo coniugare l'attività scientifica con l'attenzione ai problemi concreti dell'educazione linguistica nella scuola e nella società". 


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