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Attualità giovedì 24 marzo 2022 ore 18:45

Ispezioni regionali nelle carceri della Toscana

Il provveditore regionale delegato del ministero della Giustizia Pierpaolo D’Andria aveva messo in luce le emergenze e sono scattati i sopralluoghi



FIRENZE — E' partito dal carcere di Sollicciano a Firenze il percorso della commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale e del Garante toscano dei detenuti per toccare con mano l’universo delle carceri in Toscana.

Dopo l’audizione del provveditore regionale delegato del ministero della Giustizia, provveditore della penitenziaria Toscana Umbria, Pierpaolo D’Andria, che ha messo in luce le emergenze, Giacomo Bugliani e Giuseppe Fanfani hanno deciso di avviare sopralluoghi e incontrare detenuti e personale.

Il garante Giuseppe Fanfani ha parlato di una visita che lascia “impressioni molto positive. Conoscevo già le condizioni di Sollicciano, ma oggi posso affermare che si sono attivati impegni concreti per affrontare criticità e problematiche note”. Il confronto poi con i detenuti è stato “particolarmente istruttivo. Da loro è arrivata forte la richiesta di formazione per un vero reinserimento sociale e su questo la Regione può fare molto”.

“Abbiamo deciso di visitare per primo Sollicciano, il carcere più grande in Toscana, perché negli anni tante sono state le criticità legate a sovraffollamento e condizioni strutturali. Oggi sembra che qualcosa sia stato risolto, ma occorre continuare ad impegnarsi per migliorare le condizioni di vita di detenuti e personale - ha dichiarato il presidente della commissione Giacomo Bugliani al termine della visita - Il nostro obiettivo è quello di arrivare ad una proposta di risoluzione che impegni la Giunta, per quanto di sua competenza, ad attivare interventi su più fronti. E penso al tema della salute psichica e fisica dei detenuti così come la formazione anche per il personale impiegato”.

Il forte impegno che le istituzioni devono assicurare al sistema carcerario è stato ribadito dal vicepresidente del Consiglio regionale Marco Casucci che ha ricordato come “ancora questa notte si sia verificata un’aggressione. Segno evidente che sul fronte sicurezza e vigilanza ci sia ancora molto da fare”. Sui problemi strutturali dell’istituto, “su cui si è cominciato ad intervenire da poco tempo”, Casucci ha rilevato le condizioni delle celle “Ci sono segni evidenti di infiltrazioni e i disagi manifestati dai detenuti sono stati molti”. “Il sistema va affrontato nella sua interezza, dal punto di vista del personale e di chi è recluso. Continueremo ad impegnarci per offrire formazione, lavoro, assistenza sanitaria, fisica e psicologica”, ha concluso.

Si è soffermata invece sul tema delle malattie mentali la vicepresidente segretaria della commissione Valentina Mercanti “Le carceri sono uno spaccato della società che non può essere ignorato. Quello della salute mentale è problema che deve essere affrontato e la nostra volontà di trovare soluzioni è forte”.

“Le esigenze più materiali dei detenuti, che diventano poi quelle più centrali nella vita in carcere, sono emerse chiaramente e sono al fianco di altrettante esigenze manifestate dal personale interno. Su alcuni di questi aspetti lavoreremo come commissione e Consiglio regionale - ha assicurato il consigliere Massimiliano Pescini - Con oggi inizia un percorso che vogliamo sia proficuo e operativo”.


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