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QUI ambiente domenica 14 novembre 2021 ore 08:00


La raccolta differenziata dei rifiuti urbani in Italia

Secondo gli ultimi dati disponibili a livello nazionale siamo al 61%. Solo il 60% dei comuni nel 2019 ha raggiunto e superato la percentuale del 65%



FIRENZE — La gestione dei rifiuti urbani, e quindi la loro raccolta differenziata per indirizzarli al ecupero ed al riuso, invece che allo smaltimento, in una logica di economia circolare, costituisce una delle componenti più importanti di una politica ambientalmente sostenibile.

La normativa europea, successivamente recepita da quella italiana (D.Lgs. 152/2006), ha da tempo indicato l’obiettivo minimo del 65% da raggiungere entro il 2012 (mentre il 45% doveva essere raggiunto nel 2008).

I dati che il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, attraverso il Catasto dei rifiuti, mette a disposizione mostrano come a livello nazionale, ancora nel 2019 si è solamente al 61%. La percentuale prevista dalla normativa è stata raggiunta e superata nell’Italia settentrionale (69,6%), ma in quella centrale (57,8%) e meridionale (50,6%) si è ancora lontani.

Solamente il 60% dei comuni italiani (dati 2019) ha raggiunto e superato una percentuale del 65% di raccolta differenziata, e questi comuni corrispondono al 52% della popolazione.

La situazione è molto diversa da regione a regione, fra le più virtuose sicuramente la Sardegna, di cui il 96% dei comuni, nei quali vive l’81% della popolazione, supera il livello del 65% di raccolta differenziata, il Veneto (94% dei comuni e 81 della popolazione) ed il Trentino Alto Adige (81% dei comuni e 80% della popolazione); le regioni più indietro sono la Sicilia (30% dei comuni e 17% della popolazione), la Basilicata (27% dei comuni e 25% della popolazione), e la Calabria (24% dei comuni e 26% della popolazione).

Esaminando la situazione a livello provinciale si nota che vi sono differenze sensibili anche all’interno delle singole regioni, ad esempio in Lombardia, le province di Mantova e Monza e della Brianza hanno il 100% dei comuni con più del 65% e Sondrio con l’11%.

Evidentemente il quantitativo di raccolta differenziata è strettamente collegato alla volontà e capacità, a livello del singolo comune, di gestire la raccolta dei rifiuti, puntando o meno davvero con impegno su questa pratica. Sono necessarie politiche mirate puntuali rivolte a premiare e sanzionare gli amministratori locali in relazione ai loro comportamenti, in quanto questi dati pesano e determinano le scelte relative alle modalità di gestione dei rifiuti ed al loro smaltimento.

Marco Talluri
© Riproduzione riservata


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