Attualità giovedì 10 aprile 2025 ore 19:10
Stranieri in Toscana, saranno un milione nel 2060

Sono 424mila gli stranieri presenti nella regione, a cui si aggiungono i 146mila che hanno acquisito cittadinanza italiana. Chi sono, da dove arrivano
FIRENZE — I cittadini stranieri presenti in Toscana sono 424mila, e stando al trend di crescita attuale saranno un milione nel 2060. E' quanto emerge dal Rapporto 2024 sull’immigrazione in Toscana, redatto da un gruppo coordinato dall’Osservatorio sociale regionale e presentato questa mattina a Firenze nella sede della presidenza della Regione.
Le persone provenienti dall'estero rappresentano l’11,6% della popolazione, oltre la media italiana che si attesta all’8,9%. Ai 424mila di cui sopra, si aggiungono i 146mila stranieri che hanno ottenuto la cittadinanza italiana, il che porta a 570mila il numero di residenti in Toscana che hanno un background migratorio, il 15,6% dei 3,7 milioni di abitanti.
Il 18% dei nati in Toscana è straniero e un quarto dei matrimoni che si celebrano ha almeno un componente straniero. Da oggi al 2060, senza gli stranieri, la Toscana perderebbe 1,4 milioni di abitanti, ma grazie a loro se manterrà il trend attuale la perdita sarà di contenuta a circa 400mila abitanti. Come dire che gli stranieri, nei prossimi 35 anni, aumenteranno fino ad arrivare ad un milione.
Chi sono, da dove arrivano
Il 46,5% degli stranieri residenti in Toscana è europeo. Gli asiatici rappresentano il 30,5%, gli africani il 16,5%, gli americani il 6,5%.
Sono quasi 10.200 i richiedenti asilo in Toscana. Il 18% è ospitato in strutture Sai (Sistema di accoglienza e integrazione), mentre sono oltre 8.300 i migranti ospitati nei Cas (i Centri di accoglienza straordinari. I posti di accoglienza disponibili sono cresciuti di 85 unità raggiungendo i 1.874, l’80% dei quali in accoglienza ordinaria.
Dal 2020 al 2024 sono state presentate 24.708 istanze per il riconoscimento della protezione civile internazionale e in 1.690 casi è stato riconosciuto lo status di rifugiato.
La presenza femminile è quasi raddoppiata ed è al 15% e i beneficiari dell’accoglienza vengono soprattutto dal Pakistan (16,4%), Nigeria (11,/%) e Afghanistan (9,7%).
La provincia toscana con più ospiti in strutture di prima accoglienza alla fine del 2024 è Firenze, con 2.062 ospiti, seguita da Siena con 1.123 e Pisa con 976.
Le emergenze umanitarie
L’accoglienza alla popolazione ucraina in fuga dalla guerra a fine 2024 ha raggiunto le 11.900 persone accolte con protezione temporanea (8.200 adulti, di cui 80% femmine, e 3.700 minori), l’83% delle quali arrivate nel 2022.
Nel 2023 nel porto di Livorno hanno avuto luogo 7 sbarchi ed altrettanti nel 2024 mentre il porto di Marina di Carrara ha accolto 9 navi di soccorso nel 2023 e 5 nel 2024.
Prime e seconde generazioni
La quota di studenti stranieri nel ciclo di istruzione è cresciuta sensibilmente e ad oggi sono quasi 64mila (il 16% degli iscritti), di cui 2/3 di seconda generazione.
Sono 26.800 nella scuola primaria (19%), 16mila nella secondaria di I grado (16%) e 20.800 nella secondaria di II grado (13%).
La salute e l’accesso ai servizi sanitari
L’età media delle donne straniere al parto inferiore rispetto a quella delle italiane. Diminuiscono le interruzioni volontarie di gravidanza anche tra le straniere, ma il tasso di abortività resta molto più alto rispetto a quello delle autoctone (13,7‰ vs 4,8‰).
L’ospedalizzazione è in calo sia per gli stranieri che per gli italiani.
Le notifiche di Hiv e Aids nella popolazione straniera sono in diminuzione dal 2016, seppur ancora molto più elevati rispetto a quelli della popolazione italiana.
La Toscana, si riconferma come una delle regioni italiane con il più alto numero di detenuti stranieri (47,4% del totale popolazione carceraria), dato superiore alla media nazionale (31,5%). Si riscontra fra i detenuti stranieri una elevata % di dipendenza da alcol (10,3% vs 1,4% dei detenuti italiani) e i detenuti di nazionalità africana sono i più coinvolti nei suicidi e nei tentativi di suicidio.
Il mercato del lavoro
Al 2023 gli stranieri occupati in Toscana sono 194mila (12% degli occupati e 15% dei lavoratori dipendenti). Le immigrate hanno un tasso di inattività particolarmente alto (35% al netto delle studentesse, contro il 22% delle italiane), ancora più elevato tra le provenienti dall’Africa e dal Medio Oriente.
Le imprese a conduzione straniera nel 2023 sono 57mila e rappresentano il 17% delle imprese in Toscana.
Gli sportelli informativi per stranieri
In Toscana, nel 2024 risultano attivi 149 sportelli informativi per cittadini stranieri, di cui il 62% a titolarità pubblica (Enti pubblici) e il 38% a titolarità privata non profit (Terzo settore e sindacati/patronati).
Dalla Toscana all’estero
Nel 2023 dalla Toscana (quinta tra le regioni italiane) sono stati inviati verso altri paesi circa 673 milioni di euro, pari all’8,2% del totale nazionale. La comunità che invia la cifra pro-capite maggiore verso il paese d’origine è quella georgiana (oltre 12 mila euro pro-capite), seguita dalla bengalese (7.443 euro) e dalla pakistana (6.813 euro).
La provincia che genera i maggiori flussi di rimesse verso l’estero è Firenze (243 milioni di euro), seguita da Pisa (83 milioni) e Prato (75 milioni). Nel 2024 si stima che i cittadini con background migratorio abbiano inviato verso i paesi d’origine attraverso canali formali e informali circa 882 milioni di euro, di cui 355 in occasione dei ritorni periodici in patria.
"Integrazione e inclusione"
“La Toscana – ha osservato il presidente della Regione Eugenio Giani - ha gestito le emergenze in un contesto nazionale incerto e frammentato. E siamo orgogliosi di come siamo riusciti a farlo. In linea con la normativa europea noi siamo per l’integrazione e l’inclusione dei migranti, per assicurare loro istruzione, alloggio, salute e occupazione cioè, in sintesi, per dare pari opportunità a tutti coloro che in Toscana vivono".
“Siamo – affermano gli assessori regionali Serena Spinelli, che gestisce le deleghe alle politiche sociali e alla cooperazione internazionale, e Stefano Ciuoffo che si occupa di politiche per i cittadini stranieri e rapporti con gli enti locali - una regione inclusiva, che promuove un approccio integrato, partecipato, sostenibile e consapevole e che punta a realizzare una parità sostanziale tra stranieri e italiani. Vogliamo implementare il sistema integrato per l’inclusione sociale e l’inserimento lavorativo potenziando la loro formazione civica e linguistica. Particolare attenzione la dedichiamo ai richiedenti asilo, ai soggetti vulnerabili e a coloro che godono di una protezione internazionale”.
"Il Rapporto ci restituisce la fotografia di una Toscana che affronta il tema immigrazione con strumenti intelligenti e visione strategica - aggiunge Ciuoffo - mettendo in luce la forza delle reti locali, dei Comuni, il ruolo fondamentale del Terzo Settore, e il lavoro quotidiano di chi è in prima linea. È la dimostrazione concreta che l’immigrazione non è un problema da contenere, ma una sfida da governare"
“Il fenomeno migratorio non è un’emergenza, è una realtà strutturale che coinvolge quotidianamente i nostri territori e il nostro sistema di welfare - è poi ancora Spinelli - e noi rispondiamo con azioni concrete, con servizi attivi sul territorio, con politiche che mettono al centro le persone, soprattutto le più vulnerabili. Le donne migranti, i minori, le persone senza dimora, i richiedenti asilo e i rifugiati, non sono numeri, sono vite che meritano ascolto, protezione e opportunità".
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