Attualità lunedì 18 marzo 2024 ore 09:50
Torna il bando Nidi Gratis, stanziati 40 milioni di euro
A un anno dall'introduzione della misura, hanno aderito 177 Comuni e 774 servizi per l'infanzia. I beneficiari? 13.431 bambine e bambini toscani
FIRENZE — Con 13.431 bambine e bambini beneficiari nell’anno educativo in corso, la Regione Toscana traccia un bilancio positivo della sua misura Nidi Gratis ed è pronta a rifinanziarla con 40 milioni di euro. Gli obiettivi sono stati centrati: produrre effetti redistributivi e allargare la platea di famiglie con Isee fino a 35mila euro che fanno domanda di accesso ai servizi educativi per la prima infanzia.
A illustrare risultati sono stati il presidente della Regione Eugenio Giani e l’assessora all’istruzione Alessandra Nardini. Qualche numero: sono 13.431 le bambine e i bambini che stanno fruendo della misura di rilevanza strategica per il Programma regionale Toscana Fse+ 2021-2027 e inserita in Giovanisi, il progetto regionale per l'autonomia dei giovani.
Sono 177 le amministrazioni comunali che hanno aderito, 774 i servizi per la prima infanzia comunali e privati coinvolti. Per il 72,1%, le domande ammesse riguardavano redditi Isee fino a 25mila euro. Nella provincia di Firenze il maggior numero di famiglie beneficiarie (4.237). Prato è la provincia con il contributo medio più alto con 3.276 euro.
Il questionario di gradimento somministrato a famiglie e nuclei beneficiari registra che nell’80% dei casi Nidi Gratis ha influito positivamente sulla decisione di iscrivere i propri figli e le proprie figlie al nido. In base alla stessa rilevazione, 97 famiglie su 100 si sono dichiarate soddisfatte della misura.
Inoltre, le iniziali valutazioni sui dati disponibili compiute dall’Istituto degli Innocenti, esposte dalla direttrice generale Sabrina Breschi, certificano la capacità della misura sia di favorire l’accessibilità da parte delle famiglie economicamente più fragili, sia di rispondere a un’esigenza generalizzata.
Per l’anno educativo 23/24 le richieste di contributo ammesse alla misura sono infatti il 58% dei 22.619 iscritte e iscritti al 31 Dicembre 2021 (ultimo dato disponibile), coprendo per il 42% la domanda di nidi pubblici e per il 65% i posti privati autorizzati al 2021.
Da Irpet, attraverso il suo direttore Nicola Sciclone, giunge la conferma del carattere fortemente redistributivo della misura. L’istituto sottolinea che se il nido fosse accessibile gratuitamente a tutti, come lo è l’istruzione obbligatoria, il beneficio sarebbe maggiore per i nuclei meno abbienti. Un recente studio dimostra che una retta più bassa aumenta pur in modo contenuto la probabilità di avere un altro figlio dopo il primo.
40 milioni di euro per l'anno educativo 24-25
Misura vincente non si cambia, così ecco che la Regione ha approvato il finanziamento del nuovo bando per l’anno educativo 24/25 con 40 milioni di euro.
Tra le novità del prossimo anno la possibilità di scegliere liberamente tra nidi comunali e nidi privati accreditati, senza i vincoli per accedere a nidi privati convenzionati previsti nel primo anno.
Su Nidi Gratis la Toscana ha deciso di investire 244 milioni di euro della programmazione europea 21/27. Per l’anno educativo 23/24, le risorse utilizzate sono 31 milioni e 400mila euro.
Funziona così
Il contributo della Regione attraverso Nidi Gratis integra il bonus nidi erogato dall’Inps per azzerare la quota delle rette a carico delle famiglie. Ma mentre il bonus Inps viene concesso a rimborso, dopo che la retta è stata anticipata dalla famiglia, la Regione integra direttamente la quota che eccede il rimborso Inps (272,72 euro per Isee fino a 25mila euro e 227,27 per Isee fino a 35mila), praticando così lo sconto fino a concorrere all’intero ammontare di una retta mensile massima di 800 euro.
I genitori con Isee fino a 35 mila non anticipano un euro. Ciascuna famiglia beneficia di uno sconto garantito dalla Regione Toscana fino ad un massimo di 5.800 euro per 11 mesi.
Alla misura possono accedere i nuclei familiari con bambini e bambine, residenti in Toscana, con un’età fino a 3 anni e con Isee fino a 35mila euro. Lo sconto della Regione viene riconosciuto per i nidi ma anche per spazi gioco e servizi educativi in contesto familiare.
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