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Attualità sabato 23 aprile 2022 ore 17:55

Numeri in crescita per donazioni di organi e trapianti

Una sala operatoria

In aumento in Toscana sia il numero dei trapianti sia l'indice di generosità dei toscani, al 62 per cento, superiore alla media nazionale



FIRENZE — Alla vigilia della Giornata nazionale donazione e trapianto di organi e tessuti (24 Aprile), la Rete Donazione Trapianti della Regione ha diffuso alcuni numeri che confermano la disponibilità di molti toscani alla donazione.

Nei primi tre mesi del 2022 i trapianti singoli sono stati 83, superando il risultato già ampiamente positivo (77) raggiunto nello stesso periodo del 2021 e in crescita rispetto agli anni precedenti. Aumenta anche il rapporto tra donatori e popolazione residente, che sale da 47 a 51, confermandosi più elevato rispetto alla media nazionale. Inoltre, si contano 107 cittadine e cittadini che in questi primi tre mesi del 2022 hanno deciso di donare almeno un organo o i propri tessuti.

Per quanto riguarda il cosiddetto indice del dono, per il Centro Nazionale Trapianti quello dei toscani è al 62 per cento, al di sopra della media nazionale (59,23%). Si tratta di un indice fotografa l'impegno dei Comuni italiani nel servizio di registrazione della volontà dei cittadini riguardo alla donazione di organi e tessuti in occasione del rilascio della carta d'identità.

Nel report Livorno e Firenze figurano tra le prime dieci grandi città (più di 100mila abitanti) a livello nazionale: la città labronica di piazza al terzo posto italiano e Firenze al decimo.
Tra tutti i comuni medio grandi d’Italia (da 30mila a 100mila abitanti), Camaiore è in 5° posizione e Sesto Fiorentino al 7° posto. Vernio (Prato) è la quarta città italiana nella classifica dei comuni medio piccoli (da 5 a 30mila abitanti).

Nell’ultimo anno, inoltre, il 20% del patrimonio donativo del sistema sanitario regionale è stato oggetto di attività di trapianto in altre regioni, soddisfacendo le richieste della programmazione nazionale.

“I traguardi raggiunti dalla Rete – ha sottolineato Adriano Peris, coordinatore regionale della Rete Trapianti - sono stati possibili perché il sistema di donazione e trapianto si basa su un servizio sanitario regionale solido e organizzato per reti cliniche. La vera innovazione di questi ultimi anni che ci ha permesso di consolidare i risultati è stata la condivisione dei percorsi clinico-assistenziali in cui sono compresi i trapianti”.

"La Toscana è stata la prima Regione in Italia ad aver prontamente deliberato un programma regionale trapianti - ha ricordato l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini - e il nostro modello a rete ci consentirà di rafforzare le attività garantendo maggiore omogeneità dei percorsi assistenziali e di assicurare un migliore collegamento tra le strutture di alta specializzazione chirurgica presenti nelle Aziende Ospedaliero Universitarie, le strutture specialistiche e le rispettive specialità d'organo presenti all'interno degli ospedali”.

“La Toscana testimonia ancora una volta di essere una terra di altruismo, che sa riconoscere il valore della vita e che sta dalla parte della scienza”, ha commentato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che ha inteso ringraziare "tutti i professionisti e operatori della rete regionale trapianti”.


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