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Arte lunedì 05 settembre 2016 ore 13:20
I mecenati dell'arte si incontrano a Firenze
Nella culla del Rinascimento per parlare del valore del mecenatismo. Presente anche il ministro Franceschini: "L'Art bonus ha dato grandi risultati"
FIRENZE — Gli Uffizi hanno accolto la prima edizione degli "Stati generali degli amici dei musei" dove è stato discusso del mecenatismo oggi e stendere un documento sul rapporto pubblico-privato nel mondo della cultura e sugli incentivi alla valorizzazione del patrimonio da proporre al Ministero dei Beni Culturali per l’agenda del G7 che si terrà in Italia nel 2017.
Alla galleria fiorentina presenti il direttore Eike Schimdt, la presidente dell'Associazione amici degli Uffizi Maria Vittoria Colonna Rimbotti, insieme al ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini.
L'evento è stato anche un modo per lanciare un appuntamento annuale, gli Stati generali amici dei musei e delle gallerie, che avrà l’obiettivo di promuovere l’elaborazione e l’attuazione di strategie a sostegno del mecenatismo moderno.
In questa occasione, Firenze, città simbolo dell’arte italiana in tutto il mondo, sarà la prima sede dell'evento. Tra i temi trattati il rapporto tra pubblico-privato, incentivi e stimoli al mecenatismo, analizzati anche alla luce del programma europeo “Horizon 2020” dove i temi della sostenibilità e della crescita umana e sociale sono legati fortemente alla cultura, con scenari per un regime fiscale unitario europeo sui beni culturali.
Il ministro Dario Franceschini durante il suo intervento ha parlato dell'estensione dell'Art bonus, anche per le zone terremotata e del Centro Italia, perché i cittadini si devono abituare al crowfunding: "La legge sull'Art bonus che partita in forma sperimentale ha dato grandi risultati". "Noi vogliamo - ha aggiunto Franceschini- che questo sia soltanto l'inizio, che nell'abitudine dei cittadini entri il crowdfundig, cioè la piccola donazione, gli amici dei musei, il sostegno al patrimonio della propria città con piccole donazioni, e nell'abitudine delle imprese entri la grande donazione in modo che la valutazione sul bilancio sociale di un'impresa abbia come capitolo centrale anche quanto un'impresa destina al patrimonio culturale della propria città".
"Stiamo lavorando per l'estensione delle donazioni dell'Art bonus ai beni ecclesiastici colpiti dal terremoto".
L’Art bonus consente un credito di imposta, pari al 65 per cento dell’importo donato, a chi effettua erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale pubblico italiano.
Un evento per stimolare l'attenzione sull'importanza del mecenatismo moderno, chiamando a raccolta anche le altre realtà internazionali al fine di organizzare un fronte comune volto alla diffusione della "consapevolezza culturale" e della sua funzione di coesione e crescita sociale, affiancando in modo concreto e virtuoso la missione svolta dai musei.
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