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Attualità mercoledì 29 settembre 2021 ore 17:00

Incubo Keu, contaminanti a livelli altissimi

Il procura ha inviato ai sindaci la relazione per le operazioni di bonifica. L'assessore regionale Monni: "Mettere in sicurezza tutti i siti"



PISA — Il consulente della procura incaricato di rilevare la contaminazione da metalli pesanti presente in terreni e opere pubbliche in cui sono stati smaltiti illegalmente ingenti quantitivi di keu, la cenere dei fanghi di conceria del distretto di Santa Croce, ha consegnato al pm che coordina le indagini una relazione che riporta valori di inquinamento elevatissimi, come, in alcune aree, livelli di cromo 50 volte superiori ai limiti di legge. Il magistrato ha quindi deciso di inviare copia della relazione ai sindaci dei Comuni interessati per le operazioni di bonifica. Si tratta di numerose località sparse in provincia di Firenze, Pisa, Arezzo, Lucca, Siena.

La notizia  è stata confermata anche dall'assessora regionale all'ambiente Monia Monni.

“Gli esiti dei campionamenti certificano la presenza significativa di inquinanti in relazione all’utilizzo di riciclati contenenti keu: è quello che deriva dal puntuale e accurato lavoro svolto dall’autorità inquirente - ha commentato l'assessora - Grazie anche all’importante lavoro di sindaci ed amministrazioni, stiamo procedendo con estrema risolutezza a mettere in sicurezza tutti i siti e a procedere alle necessarie e conseguenti attività di bonifica. Abbiamo dato, come noto, indicazione ad Arpat di svolgere tutte le attività tecniche-scientifiche necessarie. Ma abbiamo anche messo a disposizione dell’Agenzia risorse per svolgere ogni attività straordinaria necessaria, abbiamo nominato un commissario straordinario per garantire il massimo presidio rispetto all’intera vicenda, oltre che assicurare uno costante raccordo con i comuni interessati”.

“Comprendo la forte preoccupazione dei cittadini che ci chiedono di mettere in campo di azioni incisive e risolutive, ma con trasparenza e responsabilità va sottolineato che ci troviamo davanti a procedure complesse - prosegue Monni - Mi preme pertanto assicurare che il lavoro di tutte le istituzioni è rivolto esclusivamente ad acquisire il massimo grado di informazioni e ad agire tempestivamente per tutelare in modo prioritario salute ed ambiente. Infine – ha concluso -, su indicazione di Arpat sono stati definiti, intorno alla metà di settembre, gli interventi urgenti di messa in sicurezza secondo un criterio sito-specifico, proprio nell’ottica di assicurare la massima tutela ambientale”.


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