Attualità giovedì 07 febbraio 2019 ore 15:05
La Regione a Roma per il redditto di cittadinanza
Ad annunciare la data della convocazione del ministro al Lavoro Luigi Di Maio l'assessore regionale ad istruzione e lavoro Cristina Grieco
FIRENZE — "Il Ministro Di Maio ci ha convocato per il 12 febbraio", ha detto l'assessore regionale ad istruzione e lavoro Cristina Grieco, che ricopre anche il ruolo di coordinatrice della IX Commissione istruzione e lavoro della Conferenza delle Regioni, rispondendo alle domande sul reddito di cittadinanza che le sono state poste dai giornalisti al margine della presentazione delle azioni regionali a sostegno delle scuole paritarie dell'infanzia.
"Voglio sia chiaro - ha detto - che le Regioni sono per la leale collaborazione e che non vogliamo assolutamente ostacolare l'erogazione del reddito di cittadinanza o allungarne i tempi. Vogliamo che le famiglie ricevano il sussidio da subito, ma siamo fortemente critici e preoccupati per la parte che riguarda i Centri per l'Impiego e le Politiche Attive del Lavoro che il Ministro non ha minimamente corcordato con le Regioni. Un fatto grave perchè le Regioni avrebbero potuto dare contributi e miglioramenti importanti, visto che in molte realtà, tra cui la Toscana, ci sono già sperimentate misure similari di sostegno al reddito. Inoltre le Regioni hanno competenze esclusive sulle politiche attive per il lavoro ed i centri per l'impiego".
"Il principio di leale collaborazione istituzionale - prosegue l'assessore - avrebbe previsto il coinvolgimento delle Regioni su queste scelte, ma dato che non vogliamo metterci di traverso abbiamo proposto degli emendamenti tecnici, di buon senso, per far funzionare meglio la macchina".
"Il vero scoglio che resta da superare è il problema dei Navigator
- conclude Grieco - 6000 operatori che dovrebbero essere
contrattualizzati a livello centrale da "Anpal Servizi" con dei
contratti di collaborazione coordinata e continuativa con prospettiva di
stabilizzazione senza concorso. Questa è una questione che pone dei
grossi problemi, anche
organizzativi. Ad esempio queste persone dove dovrebbero operare, da
chi dovrebbero dipendere, cosa dovrebbero fare? Vogliamo trovare
una soluzione che rispetti le competenze di ciascuno senza scavalcare
i limiti istituzionali, perchè se si procedesse a
queste contrattualizzazioni senza tenere conto delle obiezioni formulate
da
tutte le Regioni, saremmo costretti a ricorrere alla
Corte Costituzionale, naturalmente contro questa parte del
provvedimento, non contro il reddito".
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI