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Attualità martedì 16 dicembre 2025 ore 14:17
Legge toscana sul turismo, respinto il ricorso

La legge regionale era stata impugnata dal Governo. Giani dopo la decisione della Corte Costituzionale: "Grande vittoria per la Toscana"
TOSCANA — La Corte costituzionale ha respinto il ricorso contro la legge regionale toscana sul turismo, che era stata impugnata dal Governo nazionale nel Marzo scorso.
Il testo unico del turismo, approvato a fine 2024, rivede, adegua e sostituisce la legge regionale 86 del 2016 prevedendo anche misure per il fenomeno dell'overtourism. Il ricorso del Governo era stato motivato per questioni di legittimità e violazione degli articoli 3, 41, 42 e 117 della Costituzione.
Impugnazione che la Consulta ha rigettato in toto non riscontrando né rischi di ingerenza in materie di competenza statale né profili di violazione della libertà d'impresa.
“Una grande vittoria per la Toscana - commentano il presidente Eugenio Giani, l’assessore a economia, turismo e agricoltura Leonardo Marras e l’assessora alla cultura e con delega al turismo culturale Cristina Manetti -Non stupisce la pronuncia della Consulta. Già con la notizia dell’impugnazione, a marzo, sostenemmo la bontà e la modernità del nuovo Testo unico e che la nostra difesa in giudizio ci avrebbe premiato”.
“Già all’epoca – ha spiegato il presidente Giani – ci sorprese il ricorso del Governo, dato che la Costituzione attribuisce alle Regioni una competenza esclusiva in materia di turismo. Attraverso la legge, che è stata il frutto di un lavoro condiviso con tutti gli attori coinvolti, non abbiamo fatto altro che attuare una politica di semplice buon senso per quel che riguarda ad esempio la gestione degli affitti brevi e e della tutela della residenza nei centri turistici, garantendo un equilibrio tra attività turistica e vita quotidiana dei residenti. Il Testo unico punta sulla semplificazione delle procedure, sulla valorizzazione delle comunità locali e sulla promozione di un modello di turismo sostenibile e accessibile. La pronuncia della Consulta conferma la legittimità della legge, rafforza il principio dell’autonomia regionale in un settore così importante e riconosce il ruolo centrale delle Regioni nella gestione e nella promozione del proprio territorio”.
"Non possiamo che accogliere con enorme soddisfazione la sentenza della Corte Costituzionale che conferma la bontà delle nostre scelte validando in toto la legge - aggiunge l'assessore Marras- Come abbiamo sempre detto il ricorso del Governo è stato solo strumentale e oggi ne abbiamo la prova. La nostra legge punta su digitale, imprese, lavoro e soprattutto equilibrio e il turismo è una componente essenziale dello sviluppo sostenibile in ogni sua declinazione: economica, sociale, ambientale. Gioiamo, dunque, per questo risultato e andiamo avanti a lavorare, ogni giorno, al fianco di imprese, operatori e amministrazioni per rafforzare il sistema turistico toscano”.
“La decisione della Consulta – ha aggiunto Cristina Manetti - è un grande risultato per la Toscana. Conferma la validità delle scelte della Regione nel promuovere un turismo di qualità, attento alla tutela del patrimonio culturale e all’equilibrio dei territori. Continueremo su questa strada, valorizzando identità e comunità locali”.
Esprime soddisfazione anche il vicepresidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo. "Come avevamo sempre sostenuto - scrive Mazzeo su Facebook- la nostra norma sugli affitti brevi era giusta e legittima e a Roma, anziché continuare a ignorare il problema, dovrebbero prendere come modello il nostro testo di legge. Siamo orgogliosi di una legge che mette regole chiare, tutela i territori e il diritto all’abitare, rafforza il ruolo dei Comuni e contrasta gli effetti dell’overtourism. E' un risultato che ci rende felici e voglio ringraziare il presidente della Commissione Gianni Anselmi, i consiglieri della scorsa legislatura e gli uffici del Consiglio regionale per il lavoro serio e condiviso che è stato fatto. Regolare il turismo non significa bloccarlo, ma renderlo più sostenibile, equilibrato e giusto. E la Toscana, ancora una volta, dimostra di essere un esempio virtuoso a livello nazionale".
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