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Attualità mercoledì 13 gennaio 2021 ore 20:00
Nuovo decreto in arrivo, i confini regionali restano chiusi
Consigli dei ministri convocato per stasera per discutere il nuovo decreto in vigore dal 16 Gennaio. I criteri per conquistare la zona bianca
ROMA — Nonostante la crisi di governo aperta da Matteo Renzi e le dimissioni presentate dalle ministre di Italia Viva Elena Bonetti e Teresa Bellanova, il Consiglio dei ministri è stato convocato per questa sera alle 20.30 per definire e forse emanare il nuovo decreto legge con le restrizioni anti-Covid riviste e corrette per scongiurare una nuova impennata dell'epidemia. Buona parte delle misure rispecchiano comunque quelle già adottate durante le festività di fine anno.
Nella bozza che sta circolando, si legge che, fermo restando il coprifuoco dalle 22 alle 5, i confini fra le regioni resteranno chiusi dal 16 Gennaio al 5 Marzo anche in zona gialla e saranno consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, necessità o motivi di salute. Sempre ammesso il rientro nelle propria residenza e domicilio così come, in zona arancione o rossa, restano consentiti gli spostamenti dai Comuni con meno di 5.000 abitanti in un raggio di 30 chilometri dal confine comunale purchè la destinazione non sia un capoluogo di provincia.
Il nuovo decreto permette una visita a parenti e amici al giorno purchè a muoversi non siano più di 2 persone alla volta (più eventuali minori con meno di 14 anni).
Si abbassano le soglie dei parametri per la classificazione delle zone di rischio Covid delle regioni, cosìcchè sarà più facile lasciare la zona gialla per quella arancione (indice Rt di trasmissione del contagio uguale o superiore a 1).
Nella bozza del decreto è inserita anche la nuova zona bianca, dove gran parte delle restrizioni decadono, comprese quelle che riguardano cinema, teatri, piscine e palestre. Per entrare in zona bianca le regioni devono avere dati che delineano uno scenario di rischio basso (Rt inferiore a 1) e registrare per almeno due settimane consecutive un'incidenza del contagio inferiore a 50 casi positivi ogni centomila abitanti.
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