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Attualità mercoledì 08 luglio 2020 ore 16:55

Ottanta progetti di sostenibilità ambientale

A proporli sono le aziende toscane di servizio pubblico. De Girolamo (Confservizi Cispel): "Dieci miliardi di euro di investimenti in 5-7 anni".



FIRENZE — “Grazie alle aziende, abbiamo raccolto oltre 80 progetti, che spaziano nei diversi campi delle politiche ambientali, e che coinvolgono tutti i tipi di azienda in tutti i settori. Progetti che sono a disposizione della Toscana, raccolti nella pubblicazione che presentiamo oggi e che rappresentano il punto di partenza della proposta che lanciamo su scala regionale per i prossimi anni. Una proposta fatta di progetti di investimento ed innovazione, per circa 10 miliardi di euro in 5/7 anni nei settori idrico, della gestione dei rifiuti, della mobilità, dell’energia, dell’edilizia residenziale pubblica”. Con queste parole Alfredo De Girolamo, Presidente di Confservizi Cispel Toscana presenta il catalogo Utilities & Sostenibilità, al centro della videoconferenza tenutasi questa mattina e alla quale sono intervenuti anche il Enrico Giovannini, ortavoce Asvis e membro del comitato di esperti della cabina di regia Benessere Italia, e Alessandro Bratti, direttore generale di Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale del Ministero dell’Ambiente.

“La legislatura regionale che si chiude non ha risolto i principali nodi infrastrutturali e organizzativi di questa Regione che è rimasta ferma - prosegue De Girolamo - La sua stagnazione economica (i dati economici presentati da Irpet e Banca d’Italia con -15% Pil contro la stima nazionale dell’11,2% per il 2020 sono preoccupanti) ha radici profonde, che vanno affrontate e risolte dal prossimo governo regionale. La nostra associazione avanza alle forze politiche e ai candidati presidenti una proposta concreta, riassunta nel nostro Position Paper che presenteremo alle forze politiche in vista delle elezioni di settembre, con al centro la sostenibilità ambientale. Una proposta fatta di progetti concreti, in parte cantierabili in tempi rapidissimi, in parte da realizzare nel corso della legislatura, fra il 2020 e il 2025, che potranno aiutare la Toscana a ripartire dopo la terribile crisi Covid-19”.

La sostenibilità è al centro delle politiche europee con Agenda 2030, obiettivi economia circolare, Green New Deal, e le aziende toscane di servizio pubblico (acqua, rifiuti, energia, trasporti, edilizia pubblica, farmacie, illuminazione, cultura, ristorazione scolastica, oltre 4 miliardi di euro lanno di fatturato, 20.000 addetti e 600 milioni di euro lanno di investimenti) hanno dimostrato come sia il suo core business e non un’attività collaterale ed occasionale.

“Le nostre proposte vanno nel senso indicato dall’Europa, dagli investimenti green nei settori della lotta ai cambiamenti climatici all’economia circolare, dalla digitalizzazione al welfare inclusivo - conclude De Girolamo - Sono investimenti che perseguono diversi obiettivi: quello ambientale, quello della competitività della crescita economia, quella del benessere e del contrasto alla povertà. Sono legate a riforme importanti: semplificazione delle normative, nuovi strumenti economici e di regolazione dei settori. Vogliamo utilizzare tutti gli strumenti finanziari previsti: i prestiti, i sussidi, le garanzie. In questo modo possiamo aumentare gli investimenti programmati, farli gravare solo parzialmente sulle tariffe, accelerare i programmi di realizzazione. Con effetti importanti sull’economia locale e l’indotto regionale. E’ così che il nostro sistema si candida ad essere un attore importante della ripresa economica della Toscana”.

Enrico Giovannini ha dichiarato che “il rapporto su utilities e sostenibilità descrive un mondo che pochi conoscono. Le imprese sono sulla strada della sostenibilità più di quanto non sembri, come le PMI, anche se alcune aziende hanno scelto questa strada più per ragioni reputazionali. La crisi Covid19 ha colpito sia le aziende che avevano scelto la sostenibilità che quelle che non lo avevano fatto, ma chi ha scelto la sostenibilità esce meglio da una crisi che ha elevato il livello del rischio nelle imprese. Investire in sostenibilità accelera la fuoriuscita dalla crisi, e sarebbe utile che le grandi imprese e le utilities adottino in forma volontaria gli strumenti di rendicontazione non finanziaria”. 

In chiusura, la proposta di Giovannini, condivisa anche da De Girolamo, al prossimo presidente della Regione Toscana: "Ogni legge regionale futura dovrà fare i conti con i 17 obiettivi dello sviluppo sostenibile, attraverso un confronto che dorvrà precederne la pubblicazione".


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