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Attualità lunedì 22 marzo 2021 ore 18:58
Covid, seimila iscritti alla panchina vaccinale
Il servizio è stato istituito dalla Asl Toscana sud est per evitare che a fine giornata dosi di vaccino vadano sprecate. Il caso Scanzi
TOSCANA — Stamani erano oltre seimila gli iscritti alla panchina vaccinale istituita dalla Asl Toscana sud est allo scopo di non sprecare dosi di vaccino contro il Covid 19 rimaste inutilizzate e mettere in sicurezza il maggior numero di persone.
La procedura è stata ufficializzata sabato scorso: fino a quel momento, eventuali dosi avanzate a fine giornata in una fiala giá aperta sono state gestite dai responsabili dei centri vaccinali in modo più estemporaneo, attingendo ad elenchi di riserve forniti dai medici di famiglia.
E proprio sul caso di una dose di vaccino AstraZeneca somministrata a una riserva il giorno prima, venerdì 19 Marzo, la procura ha aperto un fascicolo conoscitivo: la riserva in questione era il giornalista e scrittore Andrea Scanzi, messo in lista alcune settimane prima dal suo medico di famiglia in veste di caregiver, ovvero di figlio unico di due genitori in condizioni di fragilità, e chiamato a fine giornata dal responsabile del centro vaccinale perchè tutti quelli che lo precedevano erano già stati interpellati.
In realtà sulla vicenda non c'è niente da chiarire visto che Scanzi l'ha raccontata sui social la sera stessa della vaccinazione, esponendo nei dettagli la procedura seguita che poi è stata confermata passo dopo passo anche dai vertici della Asl. Ma tant'è: commenti e polemiche hanno comunque riempito social e mezzi di informazione. Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha dichiarato che sul caso verrà fatta "un'istruttoria" ma che bisogna anche essere concreti. "Il generale Figliuolo, commissario per l'emergenza Covid, ci ha detto con concretezza, e io ho condiviso e l'ho apprezzato, che dobbiamo pensare a vaccinare" ha detto Giani. "Quando si vaccinano, come abbiamo fatto noi in Toscana, 520mila persone fino ad oggi - ha concluso il governatore - io guardo agli aspetti formali ma guardo anche e soprattutto alla realtà, al fatto che non vadano sprecate le dosi e che si possa vaccinare il più possibile".
Tornando alla panchina vaccinale varata sabato scorso dalla Asl Sud est, ricordiamo che è riservata solo alle categorie di cittadini che già adesso possono vaccinarsi: personale docente e non docente di scuole e università; forze dell’ordine, forze armate, persone nate tra il 1941 (ma che non abbiano ancora compiuto 80 anni) e il 1950.
Chi offre la sua disponibilità a fare la riserva, dovrà garantire di essere in grado di raggiungere il centro vaccinale entro 20 minuti dalla telefonata che riceverà dal centro stesso. Il sito per iscriversi è https//:www.usltoscanasudest.toscana.it/adesione-vaccinazione-covid-dosi-avanzate.
Dopo il caso Scanzi, la Asl Toscana sud est ha anche diffuso alcune precisazioni relative ai conviventi e caregivers (badanti) delle persone estremamente vulnerabili individuate dal Piano nazionale vaccini del 10 Marzo 2021. Ve le proponiamo qui sotto.
"Il Piano Vaccini individua alcune categorie di persone definendole “estremamente vulnerabili” in base a specifiche condizioni di malattia o a gravi condizioni di disabilità con handicap grave (articolo 3, comma 3 delle legge 104/92) - spiega la Asl - Queste persone per potersi vaccinare devono avere già manifestato la loro volontà iscrivendosi al sito regionale nei giorni scorsi. Per loro, il vaccino previsto è Pfizer Biontech o Moderna in funzione della disponibilità delle forniture".
Oltre che per loro, la Asl precisa che il Piano Nazionale Vaccini prevede anche la vaccinazione per i conviventi di persone estremamente vulnerabili affetti da alcune malattie e che sono:
a) i pazienti in trattamento con farmaci biologici o terapie immunosoppressive nell’ambito delle malattie neurologiche;
b) i
pazienti con grave compromissione polmonare o marcata immunodeficienza o
con immunodepressione secondaria a trattamento terapeutico nell’ambito
delle malattie autoimmuni-immunodeficienze primitive;
c)
i pazienti oncologici e onco-ematologici in trattamento con farmaci
immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione
delle cure. d) i pazienti in lista d’attesa o trapiantati di organo
solido;
e) i pazienti in attesa o sottoposti a
trapianto (sia autologo che allogenico) di cellule staminali
emopoietiche (CSE) dopo i 3 mesi e fino ad un anno, quando viene
generalmente sospesa la terapia immunosoppressiva;
f)
i pazienti che hanno effettuato un trapianto allogenico di cellule
staminali ematopoietiche anche dopo il primo anno, nel caso che abbiano
sviluppato una malattia del trapianto contro l’ospite cronica, in
terapia immunosoppressiva.
Inoltre, possono anche vaccinarsi i familiari conviventi ed i caregivers che forniscono assistenza continuativa in forma gratuita o a contratto alle persone con gravi condizioni di disabilità di cui sempre all’art. 3 comma 3 della Legge 104/92 (che appunto il Piano Vaccinale definisce come “estremamente vulnerabili”).
Possono quindi accedere alla panchina vaccinale sia i conviventi delle persone affette dalle patologie sopra indicate sia i conviventi ed i caregivers delle persone con grave disabilità.
Ultima precisazione: l’iscrizione nella lista della panchina non deve indurre il convivente o il caregiver a cancellarsi da liste nelle quali si è già iscritto in relazione alla sua attività professionale o alla sua età. Non solo: chi si iscrive nella panchina, qualora non abbia effettuato la prima dose al momento dell’apertura di future liste nelle quali rientra, è opportuno che si iscriva comunque a queste liste appena saranno aperte.
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