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Attualità giovedì 20 ottobre 2022 ore 19:00

No al rigassificatore, corteo e negozi chiusi

Corteo a Piombino, la manifestazione è organizzata dai Comitati contro l'installazione del rigassificatore. Adesione di Usb, senza Fim Fiom e UIlm



PIOMBINO — Nuova giornata di protesta a Piombino contro il rigassificatore che il governo vuol installare nel porto di Piombino, con cittadini in piazza e negozi chiusi.

Raduno alle ore 10 davanti al centro giovani per il presidio di protesta organizzato dai Comitati contro il rigassificatore. La protesta contro il progetto di Snam si è intensificata via via che l'iter autorizzativo procede. Il corteo si è mosso alla volta del centro cittadino verso piazza Cappelletti coinvolgendo anche gli studenti.

Gli slogan sono rivolti al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, commissario straordinario per l'opera.

In concomitanza alla manifestazione è stato proclamato uno sciopero generale dall’Unione sindacale di base mentre Fim, Fiom e Uilm non hanno aderito all’iniziativa promuovendo la richiesta di un confronto con il commissario straordinario per il rigassificatore, il governatore Eugenio Giani.

In vista della conferenza dei servizi in programma per domani a Firenze nella sede della presidenza della Regione per rilasciare alla Snam, se ci saranno i presupposti necessari, l'autorizzazione all'installazione della nave rigassificatrice, il sindaco di Piombino Francesco Ferrari ha rivolto un appello al presidente della Regione.

“A Giani chiedo di ricoprire ruolo di commissario come la legge gli impone di fare. Non è stato nominato per autorizzare, è stato nominato al fine di verificare se l’opera è autorizzabile o non è autorizzabile. - ha sottolineato Ferrari - Qualsiasi accusa che viene mossa alla nostra comunità di mettere in difficoltà il paese sotto il profilo energetico la respingiamo al mittente - ha proseguito - Se c’è una responsabilità è quella di aver scelto Piombino senza aver prima verificato se Piombino era idonea”.

Non è tardata ad arrivare una risposta del presidente Eugenio Giani . “Per il rigassificatore di Piombino penso a una soluzione condivisa con la gran parte dei toscani e degli italiani, con chi riceve la bolletta quintuplicata, con le imprese che stanno ipotizzando di chiudere, anche a Piombino la Magona, per quella che è la situazione energetica”. Per Giani, insomma, molte famiglie non vedono l’ora che la nave rigassificatore entri in funzione a Piombino. E alle polemiche risponde che nella Toscana dei Guelfi e dei Ghibellini era normale avere posizioni distinte.

Per quanto riguarda invece la destinazione del rigassificatore una volta trascorsi 3 anni a Piombino, Giani ha annunciato che domani la Snam non definirà la collocazione offshore della nave gassiera ma che avrà 45 giorni di tempo, dalla data di possibile autorizzazione, per farlo.


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