Cronaca venerdì 21 febbraio 2025 ore 18:45
Frode Sisma Bonus, lavori mai fatti e cantieri fantasma

L'azienda millantava interventi edilizi antisismici per incassare le agevolazioni. La Finanza ha scoperto la truffa, sequestro da 400mila euro
PROVINCIA DI PISA — Lavori mai eseguiti, cantieri fantasma ma crediti d'imposta millantati come reali per incassare in modo fraudolento i soldi delle agevolazioni legate al Sisma Bonus: a scoprire l'articolato meccanismo-truffa è stata la guardia di finanza del comando provinciale pisano, che ha finito col porre sotto sequestro preventivo oltre 400mila euro di crediti d'imposta fittizi nell'ambito di un'inchiesta coordinata dalla procura di Bologna.
Un imprenditore campano è stato denunciato per truffa aggravata.
E' partito tutto con la denuncia da parte di un cittadino per l'indebita presentazione a suo nome, di molteplici cessioni di crediti d'imposta. L'attività investigativa dei militari della compagnia di Pontedera ha smascherato un sofisticato schema fraudolento.
La società di costruzione vantava crediti d’imposta per importi di centinaia di migliaia di euro che agli approfondimenti dei finanzieri si sono rivelati falsi, ma pronti per essere monetizzati.
Dagli ulteriori accertamenti è emersa una discordanza tra le fatturazioni e i presunti lavori di recupero edilizio che sarebbero stati eseguiti. La società, infatti, pur avendo dichiarato lavori di ristrutturazione per oltre un milione di euro, aveva emesso fatture per somme ben inferiori.
I sopralluoghi effettuati poi in vari cantieri nella provincia di Pisa hanno portato a riscontrare che in quasi tutti i condomini dichiarati dalla società come clienti non erano stati effettuati lavori, né erano presenti ponteggi, operai o la cartellonistica obbligatoria. E' emerso che l'amministratore di quella società aveva effettuato accessi non autorizzati ai cassetti fiscali di ignari cittadini.
Per bloccare la truffa ed il flusso di denaro illecito, dopo aver individuato le responsabilità penali a carico dell’amministratore della società coinvolta, è stato sequestrato il credito d’imposta direttamente sul cassetto fiscale dell’impresa con sede in provincia di Bologna.
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