Cronaca venerdì 13 dicembre 2024 ore 18:30
Operai sfruttati e a nero, imprenditore in arresto
Il gruppo interforze coordinato dalla prefettura di Prato ha controllato e sospeso tre aziende, sequestrando 54 macchinari. Sanzioni per 128mila euro
PROVINCIA DI PRATO — Un imprenditore arrestato, attività sospesa in tre aziende, 54 macchinari sequestrati e sigilli ad ambienti adibiti a dormitorio: è il bilancio dell'operazione di controllo e verifica ispettiva condotta nell'ultima settimana dal gruppo di lavoro interistituzionale per il contrasto allo sfruttamento lavorativo coordinato dalla prefettura di Prato e che ha interessato l'intera provincia.
I controlli sono stati effettuati congiuntamente da polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza, ispettorato del lavoro, Asl, Inps, vigili del fuoco, polizia municipale, Alia, Agenzia delle dogane e Arpat.
Complessivamente, riferisce una nota della prefettura pratese, sono stati identificati 35 cittadini stranieri, di cui 13 in Italia senza titolo di soggiorno.
Tutte le aziende sono state sospese per l’impiego di lavoratori assunti senza regolare contratto, in totale 19, e uno dei titolari è stato arrestato per l’elevato numero di lavoratori clandestini impiegati all’interno dello stabilimento.
Molte le violazioni delle norme in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro riscontrate durante le verifiche: "In particolare, una delle imprese è stata sanzionata sia per le carenti condizioni igienico-sanitarie che per la mancanza di agibilità dei locali", si spiega in una nota. Sempre la stessa azienda è risultata aver evaso completamente la Tari.
"Nella medesima circostanza si è proceduto al sequestro amministrativo di 54 macchinari, nonché al sequestro di locali impropriamente adibiti a dormitorio", fa sapere la prefettura di Prato.
In un’altra delle ditte controllate, Arpat ha riscontrato violazioni delle norme sul conferimento dei rifiuti speciali e sulla tenuta dei registri di carico e scarico dei rifiuti pericolosi.
Nel corso dei tre sopralluoghi sono state comminate, complessivamente, sanzioni per oltre 128mila euro.
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