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Attualità domenica 02 ottobre 2022 ore 18:40

Caro energia, sempre meno le offerte a prezzi bloccati

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Con l'impennata dei costi di luce e gas si contrae l'offerta a prezzo fisso, e anzi aumentano le disdette unilaterali per chi ha già quei contratto



ROMA — Mentre con l'impennata dei prezzi di luce e gas i consumatori corrono verso il mercato libero in cerca di contratti a prezzo bloccato per 12, 18 o 24 mesi, diminuisce invece il numero di offerte di questa tipologia da parte dei fornitori che non vogliono correre il rischio di rimetterci rispetto ai prezzi di mercato dell'energia.

Così domanda e offerta si disallineano e anzi c'è di più: cresce il numero dei gestori che fanno ricorso alla disdetta unilaterale dei contratti, così che neppure chi ha conquistato nei mesi scorsi un posto nel mercato libero al riparo dagli aumenti può ormai più dormire sonni tranquilli.

Il quadro della situazione è in continuo divenire, proprio come accade alla fluttuazione dei prezzi ormai da mesi spinta verso l'alto da guerra e speculazioni. Arera, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, aveva individuato la tendenza già alcuni mesi fa.

Nel Febbraio scorso l'approdo al mercato libero per l'elettricità era cosa fatta per il 59,7% delle famiglie italiane con un +2,4% in 6 mesi e per il 70,4% delle imprese per pari percentuale di incremento, sempre +2,4%. Per il gas il numero era ancora superiore: era passato al mercato libero il 62,0% dei clienti domestici (+1,8%) e il 71,3% dei condomini (+1,4%) uso domestico con consumi inferiori ai 200.000 Smc (standard metro cubo).

La corsa ai ripari rispetto alle fiammate in bolletta era stata fatta in autonomia dai consumatori, senza bisogno di essere stimolati da call center dei fornitori. E del resto quale stimolo più cogente di costi tali da mandare a ramengo i bilanci familiari e delle imprese?

Il crollo dell'offerta a prezzo fisso

E' ancora Arera a individuare la tendenza alla contrazione delle offerte a prezzo bloccato in corso ormai dall'alba della crisi energetica: nel suo portale delle offerte il 31 Dicembre scorso c'erano circa 3.881 offerte. Ebbene, nel Luglio precedente erano 4.855.

Per il settore elettrico: 1.062 offerte per i clienti domestici (passano dal 61% al 41% quelle a prezzo fisso) e 974 per i clienti non domestici (dal 56% al 36% quelle a prezzo fisso). A una ricerca effettuata oggi inserendo come parametri quelli di un cliente domestico che cerca un contratto luce a prezzo fisso il portale ha restituito 139 offerte.

Per il settore gas naturale: 786 per i clienti domestici (di cui il 41% a prezzo fisso), 409 offerte per i condomini uso domestico (di cui il 44% a prezzo fisso) e 619 per i non-domestici (di cui 41% a prezzo fisso). A una ricerca effettuata oggi inserendo come parametri quelli di un cliente domestico che cerca un contratto gas a prezzo fisso il portale ha restituito 80 offerte.

Per le 'dual fuel' (luce e gas): 36 per i clienti domestici (di cui l'83% a prezzo fisso) e 1 per i non-domestici (a prezzo fisso). A una ricerca effettuata oggi inserendo come parametri quelli di un cliente domestico che cerca un contratto di questo tipo il portale non ha restituito offerte.

L'incubo delle disdette unilaterali

Dalla scorsa estate il fenomeno prende sempre più piede in tutta Italia e anche in Toscana arrivano le prime disdette unilaterali dei contratti a prezzo bloccato da parte di alcuni fornitori.

La pratica parrebbe legittima ma getta nel panico i cittadini che vi sono soggetti: basta una comunicazione scritta, e quindi vale anche l'sms, per essere sbalzati fuori dal proprio contratto di fornitura.

Il punto è che, per tutelare famiglie e imprese da variazioni unilaterali dei contratti con rincari di adeguamento ai prezzi di mercato, col decreto Aiuti bis il governo ne ha bloccata la possibilità. Alcuni gestori hanno dunque scelto le vie brevi: non potendo modificare i contratti, li rescindono.

Che fare allora? Cercare un altro fornitore, perdendo la serenità del prezzo di fornitura assicurato dal contratto stipulato mesi addietro. La sola consolazione è che in caso di disdetta unilaterale da parte di un gestore le utenze non vengono disalimentate: il cittadino passa al cosiddetto servizio di Fornitura di ultima istanza (Fui) introdotto proprio per garantire la continuità del servizio coloro che rimangono senza fornitore per motivi indipendenti dalla loro volontà.


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