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Attualità lunedì 02 novembre 2020 ore 17:25
Tre scenari di rischio per la nuova stretta anti-Covid
Il premier Conte alla Camera riferisce le nuove misure: centri commerciali chiusi nei weekend, capienza del bus pubblici al 50%, dad alle superiori
ROMA — "Strategia graduata con chiusure nelle zone dove c'è più contagio. Principi di proporzionalità modulati sulla base del livello di rischio". Con queste parole il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha presentato in Aula le basi su cui si poggia il nuovo Dpcm con le strette che il governo, entro mercoledì, varerà per fronteggiare l'emergenza Covid-19.
Il presidente del Consiglio ha parlato di interventi mirati su base territoriale con restrizioni e allentamenti grazie ai parametri predisposti, nessun lockdown generale. Obiettivo contenere la seconda ondata del contagio di coronavirus.
"Nel prossimo Dpcm - ha spiegato il presidente del Consiglio - indicheremo 3 aree con tre scenari di rischio con misure via via più restrittive. L'inserimento di una Regione avverrà con un'ordinanza del ministro della Salute". Questo perché "il quadro epidemiologico è in via di transizione verso lo scenario 4 con particolare riferimento ad alcuni territori".
Sono quindi tre le aree dove sono previste misure più restrittive, e sarà il ministro della Salute a inserire la regione indicata nelle "aree a rischio", sempre con ordinanza ministeriale.
Tra le altre cose Conte ha parlato di "chiusura nei giorni festivi e prefestivi dei centri commerciali, ma non edicole, tabacchi e farmacie, chiusura delle sale gioco e bingo, corner aree scommesse e video giochi, chiusura di musei e mostre, capienza al 50% dei trasporti".
"Prevediamo - ha detto Conte - limiti alla circolazione delle persone verso le regioni più a rischio e nella fascia serale".
Per quanto riguarda la scuola tra le misure che il governo adotterà nelle prossime ore a livello nazionale si configura anche "la possibilità, per le scuole secondarie di secondo grado, di passare anche integralmente alla didattica distanza, sperando si tratti di una misura temporanea", ha specificato Conte.
"I dati confermano e fanno capire la rilevante differenza di questa fase rispetto alla prima ondata dei contagi", ha sottolineato Conte. "Possiamo contare su un'accresciuta capacità di risposta anche per quanto riguarda le dotazioni".
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